LA PROPOSTA
Riqualificare piazza Travaglio: parcheggio alberato, punto informazioni, bici pubbliche
Alberi in piazza Travaglio. E’ così banale l’idea che sorprende il fatto che nessuno ci abbia ancora pensato. E soprattutto che nessuno abbia provveduto. Anche perché un intervento del genere comporta costi abbastanza contenuti.
Il parcheggio delle auto in questa piazza ci sta a giusta ragione. E’ la porta di accesso al centro storico, ma qui di storico o monumentale da preservare non c’è nulla. Però l’attuale sistemazione è davvero deprimente: il colpo d’occhio pessimo.
Una buona alberatura avrebbe un vantaggio funzionale, poiché garantirebbe ombra alle vetture in sosta. E poi la visione d’insieme sarebbe decisamente più gradevole: anziché osservare solo lamiere si apprezzerebbero gli alberi, che rallegrano, ingentiliscono e costituiscono sempre un bel vedere.
Non sarebbe male, poi, data la posizione strategica della piazza, offrire qualche servizio di accoglienza per i turisti: un piccolo punto informazioni e un parcheggio di biciclette pubbliche a integrazione del già esistente circuito di bike sharing “Mi muovo in bici” [vedi], attiva anche in città e attualmente dotato di 71 cicli.
Nell’ottica della riqualificazione, varrebbe poi la pena di valutare l’opportunità di chiudere il breve e superfluo tratto di strada retrostante porta Paola, che collega attualmente via Baluardi a via Kennedy, posto che le auto già possono percorrere lungo via Bologna un tragitto parallelo di uguale lunghezza per raggiungere la rotatoria in prossimità di viale Volano. In tal modo di riuscirebbero ad ampliare gli spazi della piazza e del relativo parcheggio.
Insomma, piccoli accorgimenti che potrebbero rendere più piacevole e funzionale la piazza.

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Sergio Gessi
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)