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La ‘poetry slum’ approda anche a Bologna: sfida tra ragazzi a colpi di versi poetici

Articolo pubblicato il 9 Maggio 2017, Scritto da Diego Stellino

Tempo di lettura: 2 minuti


Le regole sono semplici per voler restituire tutta l’autenticità del testo del poeta: niente luci, niente musica, niente effetti scenici: solo parole. Questo è ‘Poetry Slam‘, di fatto una competizione nella quale i poeti recitano i loro versi gareggiando tra di loro, nato agli inizi degli anni ’80 e oggi considerato una forma d’arte internazionale presente, oltre che negli Stati Uniti, anche in Europa.

Si sono attesi 15 anni prima della comparsa in Italia della prima rappresentazione ed oggi possiamo assistere a manifestazioni di ‘poetry slum’ in molte città italiane.

A Bologna, i ragazzi dell’ l’Istituto Aldini Valeriani Sirani, grazie al coinvolgimento attivo del corpo docente, hanno organizzato, la scorsa settimana, il proprio contest scolastico valido per il circuito nazionale che vedrà il proprio epilogo a settembre.
Si supera ogni luogo comune verso la capacità di fare poesia di chi frequenta un istituto tecnico professionale, assistendo all’esibizione di ragazzi e ragazze che riescono impeccabilmente a trasferire con le loro parole la propria voglia di essere, rappresentarsi e manifestarsi, portando sul palco, scarno e senza alcun artificio, temi sociali affrontati magistralmente tanto quanto quelli famigliari e le relazionali con coetanei.

Condotto da MC Nicolò Gugliuzza, ospiti il rapper Ky Odo e ZooPalco, il poteri slum dell’Istituto Aldini elegge vincitrice indiscussa (anche di questa edizione) Greta Passerini, ch supera in finale le ottime performace di Kautar Kassab e Eusebio Rebenciuc.

L’evento è stato trasmesso in diretta da LookUp Radio, neo progetto interno all’Istituto che vede protagonisti sempre i ragazzi sempre coordinati dai docenti che hanno dato vita all’iniziativa.

Queste sono le esperienze che rendono la scuola la vera ‘buona scuola’.

La vincitrice Greta Passerini
La vincitrice Greta Passerini
Concorrente della ‘poetry slum’
Concorrente della ‘poetry slum’
Concorrente della ‘poetry slum’
Momento della ‘poetry slum’

 

 

 

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Diego Stellino



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani