Autore del saggio ancora inedito “Futurismo/Vorticismo” (tesi di laurea in Lettere moderne con Ezio Raimondi), Filippo Landini è talento sempre giovane, nuovissimo, vertice nell’avanguardia neoestense del futuro presente. Non a caso, a suo tempo, ha presentato uno degli eventi più originali alla gloriosa Feltrinelli, a Ferrara, nell’ambito di una rassegna dedicata alla nuova scrittura. Ovvero, la deliziosa suite provocatoria post letteraria “Dorian Spray”, demo poema di lavori futuri, accompagnato dalle sonorità contemporanee del musicista Alfonso Santimone, dal visual Filippo
Parma e dal cyber Sebastiano Zuccatelli.
Inoltre, ricordiamo la video partecipazione a “Map 2”,video del 1997 in collaborazione con Max
Czertok, tra le migliori proposte, e soprattutto nella scrittura “Ferrara Game Over” (Nomade
Psichico, Mantova, 2000) epitaffio-gioiello del superconformismo periferico, ordigno ecotecno di
rara provocazione; nel 2003, poi bersaglio editoriale con la raccolta poetica “Nodo Sottile 3” (Crocetti editore).
Il percorso globale di Landini – attivo tra Ferrara, Milano, Firenze ecc. – si muove tra la matrice eretica dell’avanguardia storica, la stagione stessa patafisica di “Alfred Jarry”, American cyber e new electrodandy, sorta di Dorian Gray tecnoanarchico, nel cuore postcyberpunk dell’arte elettronica… dove la Parola non è feticcio ma si azzera nella video rivoluzione.
In tale ambito digital è poi decollato, con numerosi video clip single e collaborazioni, in
particolare con Andrea Forlani, Alessandra Fabbri, Andrea Gigante e Massimo Durante, lo stesso alieno… Andrea Amaducci e quasi tutta l’avanguardia ferrarese e non solo. Video Art peraltro sempre intrisa di literary, per quanto sperimentale, culminata con The Scientist il video festival internazionale di Ferrara, dal 2007 curato con Vitaliano Teti art director, parallelamente alla poetica più evoluta e complessa ad esempio di “Red Rec Play Black” (con Linea B/N), presentato anche a High Foundations, (a c. di DJ Afghan) oltre ai poemi tecnoanarchici puri “Tecno teppa”, (nell’antologico “Schegge di Utopia”, la Carmelina ediz., volume segnalato anche da Il Sole 24 Ore), “Fuoco et Flow” (presentato in azione performativa con lo stesso Amaducci e altri al Centro Sociale La Resistenza di Ferrara), “La Parata”, gli stessi antologici (con lo stesso L. Mazzoni, 13 autori) “Cose Bulgare” e “Eri tutto lungo: Cavallo Pazzo e altri cani sciolti” (Collettivo Alba Cienfuegos, Linea B/N). È stato poi intervistato da chi scrive per il libro programmatico del postfuturismo, “Futurismo per la Nuova Umanità: dopo Marinetti” (Armando editore, 2012).
Infine, cronaca live, da segnalare l’attuale “Gruppo d’Azione, la Spal, la Curva, la Città”, nella prefazione del giornalista spallino e Rai Enrico Testa: “… progetto editoriale avviato da Filippo Landini, Alessandro Casolari. I due – che all’epoca avevano rispettivamente sedici e diciannove anni – vissero quella controversa stagione da protagonisti e oggi, a quasi trent’anni di distanza, hanno deciso di scrivere un libro per raccontare cosa significò per loro e tanti altri ragazzi come loro essere parte dell’ala militante della Spal.” (estratto da Listone Magazine [leggi]).
Per saperne di più visita la pagina di Filippo Landini sul sito di Lite Editions [vedi] e la presentazione di “Red Rec Play Black” su Estense.com [vedi]
* da Roby Guerra, “Dizionario della letteratura ferrarese contemporanea”, Este Editon-La Carmelina ebook 2012 [vedi]
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Roby Guerra
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