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“Il Museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che effettua ricerche sulle testimonianze materiali e immateriali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica e specificamente le espone per scopi di studio, educazione e diletto”: è la definizione di museo data dall’Icom (International council of museum). Proprio da qui è partito Daniele Jallà – presidente Icom Italia – per presentare MuseoFerrara, un museo vero e proprio, con l’indiscutibile vantaggio di essere sempre visitabile 24 ore su 24, senza orari di chiusura, perché è on-line. MuseoFerrara è, infatti, il nuovo museo che conserva e comunica “la conoscenza” della città e del suo territorio: la città visibile e la città invisibile, gli spazi urbani e i cittadini che li abitano e li hanno abitati, le loro esperienze e le loro memorie.

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Pagina sulla Ferrara ebraica

MuseoFerrara, ideato e diretto da Giovanni Lenzerini, è un continuo intreccio di materiale e immateriale: un museo per descrivere luoghi fisici, narrare eventi e vicende personali, ma nello spazio infinito e immateriale del web, il più adatto per ricondurre a sintesi tutte queste narrazioni in un unico affresco del ferrarese e soprattutto per consentire il processo di costruzione partecipata del sapere che è uno degli obiettivi principali del progetto. MuseoFerrara è quindi un museo diffuso perché le sue collezioni riguardano tutto il territorio, rimescola storia e geografia perché descrive la città di oggi come “frutto delle stratificazioni e ricomposizioni” vissute nel tempo, rendendo evidente come il paesaggio urbano e culturale che vediamo e viviamo oggi sia la sintesi di elementi diacronici diversi. È anche un museo collettivo, o meglio un ecomuseo, perché richiede ai cittadini di partecipare alla sua implementazione, attraverso la loro memoria e le loro esperienze personali, perché la città e la sua valorizzazione diventino veramente un patrimonio dei suoi abitanti.
Il primo cantiere, come si addice a un museo in progress, è quello della Ferrara ebraica, un viaggio fra storie, sapori, luoghi, personaggi, oggetti, fra cultura erudita e cultura materiale, da Isacco Lampronti e Giorgio Bassani, al caviale del Po di Nuta Ascoli, che verrà inaugurato nel pomeriggio di domenica 26 aprile nell’ambito della Festa del Libro Ebraico in Italia.

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Il logo

MuseoFerrara vuole essere un esperimento di politica culturale partecipativa e di costruzione partecipata del sapere: un modo diverso di guardare al nostro patrimonio culturale e naturale con l’obiettivo di incentivarne l’esperienza, che si può fare solo camminando per le vie e le piazze o esplorando il Delta. Non ultimo MuseoFerrara può diventare uno strumento di democrazia, perché conoscere la propria città, il proprio territorio, la storia, le vicende e i saperi in essi custoditi, farne esperienza e diventarne custodi consapevoli, permette ai cittadini di intervenire nelle scelte e nelle decisioni dell’amministrazione a proposito di pianificazione territoriale e salvaguardia dell’ambiente.

Per visitare MuseoFerrara clicca qui.

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Federica Pezzoli



Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it