Skip to main content

LA NOTA
Momenti del cuore

Articolo pubblicato il 11 Settembre 2015, Scritto da Simonetta Sandri

Tempo di lettura: < 1 minuto


Banksy, sempre Banksy, questo magnifico e poliedrico artista di cui s’ignora l’identità. Banksy che colpisce ancora, che non smette di stupire il passante ignaro, che fa pensare, che fa sorridere, che non fa corrodere, che fa correre, che fa dipingere e colorare. Banksy che non smette di sorprendere, di svegliare le menti addormentate e assopite da frastuono e abitudine, che fa piovere sulle pietre secche di anime ruvide e irrigidite.

bansky

Il suo cuore c’è sempre, lasciato a noi, in prestito o in dono, un cuore che pulsa, quello dell’amore e per l’amore, quello della strada e per la strada, quello di uomini e donne che s’incontrano e uniscono le loro magie, quello di bambini che si abbracciano felici, quello che si misura e che si usura, quello che non smette mai di palpitare e di gridare. Momenti di cuore, momenti del cuore, momenti d’umore, momenti nei momenti, momenti dei movimenti, momenti delle menti. Tutto batte, tutto pulsa, tutto gira, tutto si muove. Siamo fermi, per la strada, di fronte a un muro che ci parla, in rispettoso silenzio. Lui resta lì, fisso, potente, grande, alto, marmoreo, possente, statico, imponente. Eppur si muove.

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani