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13 Gennaio 2015

LA NOTA
Luci d’angelo

Tempo di lettura: 2 minuti


Il Natale è passato, le feste hanno calato il loro sipario discretamente e silenziosamente. Le luci si spengono, ma non ovunque, nella città. In un bellissimo giardino di via Cassoli, piccoli gnomi dispettosi ancora si aggirano fra pini e caprifogli rosso acceso.
Non vogliono smettere di saltellare qua e là, non si rassegnano ancora alla fine di quel periodo che li aveva visti grandi protagonisti, perché, allegri e spensierati, avevano distribuito regali, pacchetti e anche qualche piccolo, ma benevolo, dispetto. Avevano fatto anche qualche scherzetto a Babbo Natale, che era cascato ingenuamente nel tranello da loro preparato all’entrata del camino scoppiettante. La Befana, invece, non ci era cascata (forse perché donna?), proprio no, dopo l’esperienza dell’anno scorso…

luci-angeloL’elegante e austera ghirlanda sulla porta rimane lì con loro, allora, ancora un po’, ad accogliere passanti e sognatori, a dare il benvenuto a chiunque, fermandosi anche per un attimo, abbia voglia di immaginare cosa fanno quegli gnomi del giardino. Alcune candele intarsiate e multiformi costeggiano una fontana ghiacciata, un lampione fioco ma volitivo lascia ombre quasi magiche sull’uscio accogliente. Quegli gnomi sono piccole anime che vogliono trattenere ancora un po’ di gioia e serenità, per distribuirla a chiunque ne voglia e soprattutto a chi, passando, la sappia vedere e cogliere. Per questo stanno lì ancora, per questo aspettano a ritirarsi per preparare il prossimo Natale. Corrono, si rincorrono, scherzano, giocano, ridono, mangiano, fischiettano e canticchiano. C’è tempo per andarsene, perché non aspettare un po’.
Il padrone di casa è sicuramente un uomo generoso perché lascia fare quegli esseri fiabeschi e li rende liberi, perché tiene acceso il suo giardino, perché lascia che luci d’angelo illuminino, per qualche tempo, il cammino di chi abbia ancora bisogno di una scia.

(Fotografie di Simonetta Sandri)

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.


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