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LA NOTA
Filastrocca del primo giorno di scuola

A chi di nuovo oggi insegna,
a chi ancor non si rassegna.
A chi diventa collaboratore,
a chi ha smarrito le sue ore.
A chi è già amministrativo,
a chi non vuol l’imperativo.
A chi scarpina da supplente,
a chi non lo trova divertente.
A chi è oppresso da precario,
a chi sbologna al suo vicario.
A chi gli servono i cartoni,
a chi rimangon gli spezzoni.
A chi vive da studente,
a chi odia il presidente.
A chi vuol esser genitore,
a chi è futuro allevatore.
A chi è promosso dirigente,
a chi rimane fra la gente.
A chi trova un suo compagno,
a chi si oppone con l’impegno.
A chi resiste e vuol lottare,
a chi lo aiuta e può creare.
A chi non svende dignità,
a chi c’era e parteciperà.
A tutti quelli oggi a scuola,
a chi lo sa: insieme si vola.

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Mauro Presini

È maestro elementare; dalla metà degli anni settanta si occupa di integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Dal 1992 coordina il giornalino dei bambini “La Gazzetta del Cocomero“. È impegnato nella difesa della scuola pubblica. Dal 2016 cura “Astrolabio”, il giornale del carcere di Ferrara.


PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)