Dopo Francia, Regno Unito e Spagna, sbarca anche in Italia la nuova tendenza, quella dei libri da colorare per tutti, una pratica di benessere che avvolge librerie e menti. Eccoci, allora, pronti a riscoprire colori e pennarelli, a tirare fuori matite e pastelli da vecchi cassetti e scatole di carta accantonate in un angolo di un armadio dello studio. I vecchi fogli di profumata carta di Fabriano fanno capolino, gli astucci riprendono vita.
Siamo qui, desiderosi di ritrovare calma, armonia ed equilibrio, colorando mandala presi dalla tradizione buddhista, animali, forme geometriche di ogni tipo e tante storie a fumetti. Un passatempo che aiuta la nostra espressività, che l’accompagna per le strade di un mondo spesso dai toni grigio-scuri. Nel mondo anglosassone si chiamano ‘colouring books‘ per adulti, fatti per stimolare la concentrazione e riscoprire la creatività che alberga in noi, nascosta ma ben conservata e pronta a fiorire in ogni momento. Anche Carl Gustav Jung consigliava di esercitarsi con i mandala come antistress, archetipo dell’ordine interiore, espressione del fatto che esiste un centro ordinatore e una periferia che cerca di abbracciare il tutto, simbolo della totalità. Jung diceva che “il Mandala rappresenta uno schema ordinatore che in certa misura si sovraimpone al caos psichico, così che l’insieme che si sta componendo viene tenuto insieme per mezzo del cerchio che aiuta e protegge”, e ogni mattina schizzava in un taccuino un piccolo disegno circolare, un Mandala che sembrava corrispondere alla sua condizione intima di quel periodo e solo un po’ per volta scopriva che cosa era veramente il Mandala, il Sé, la personalità nella sua interezza, armoniosa se tutto va bene.
In Italia la casa editrice Ultra [vedi] ha appena dato inizio a una serie di 12 volumi, “ArtActivity – Libri per adulti che vogliono colorare”. I primi tre sono “Ritrovare calma e serenità. Gli animali”, “Sviluppare la concentrazione. Le forme astratte” e “Ritrovare l’armonia e l’equilibrio. I Mandala”. In arrivo “La bellezza dei colori e delle forme: le vetrate Art Nouveau”, “Le suggestioni psicologiche del Vintage” e “I meravigliosi dettagli delle miniature celtiche”. Li abbiamo sfogliati e siamo tornati bambini, quando mamma e maestra coinvolgevano la nostra attenzione e fantasia con i colori. Non c’è bisogno di essere grandi disegnatori o pittori, ma basta la voglia di alleviare lo stress, di ritrovare un momento di calma e di diminuire la concentrazione che ogni giorno richiede sforzi straordinari.
In Francia, la casa editrice Hachette propone anche una raccolta di Arte-terapia che permette di colorare farfalle, fiori, graffiti e disegni psichedelici, e sempre qui “Secret Garden: an inky treasure hunt and colouring book” (pubblicato da Laurence King), di Johanna Basford, ha venduto più di 350mila copie. In Italia il libro è uscito per Gallucci con il titolo di “Il giardino segreto. Giochi in punta di pennino”.
Nel Regno Unito, oltre alla Basford, vanno per la maggiore anche i libri dell’illustratrice Mel Elliott, i più noti sono quelli della collana “Colour me good”, con i disegni da colorare di celebrities come Ryan Gosling, Kate Moss, Benedict Cumberbatch. Tutti li vogliono, tutti li cercano.
In Spagna, Espasa ha pubblicato “Coloréitor”, un libro che raccoglie i disegni del celebre illustratore Antonio Forges, mentre è ormai fuori mercato anche online il difficile “Between the lines. An expert level colouring book”, 22 disegni realizzati a mano dall’artista Peter Deligdisch. Un bel modo di rilassarsi, liberare la mente, concentrandosi su un compito semplice e diverso dal solito. E vedere tutto solo a colori.
Insomma, armiamoci di pennarelli, pastelli a cera, matite, colori a olio e rimaniamo un po’ soli con noi stessi, lontani dalla tecnologia e dai rumori, pronti solo a colorare magici mandala, quadratini e ghirigori che si rincorrono, sperimentando accostamenti di colori, linee, forme. Un’esperienza che sarà sicuramente positiva e rilassante.
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Simonetta Sandri
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