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La magnolia innamorata

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di Maria Luigia Giusto

Imponente, sfavillante, sempreverde, con la chioma al vento, profumata di fresca vaniglia e limone in primavera, vestita con una cascata di candidi petali carnosi, più alta di tutte che guardandola dal basso sembra non finire mai, fino al cielo. La magnolia è intricata, gioca a tessere reti di rami. I suoi frutti sono di grani carmini, sembrano melograni allungati dirompenti. I passeri l’amano, è il loro condominio: i rami più protesi verso l’aria sono rifugio perfetto per scappatelle primaverili, quelli interni e frondosi caldi nidi protetti dal freddo e dai pericoli. Nelle sere d’estate non sono gli unici abitanti: tra le foglie spesse, grandi e scure si nasconde dagli sguardi una gioventù vivissima. ALE TI AMO TROPPO. Alessia, o Alessandra, si chiama così. Bel nome per un albero! Protettrice, in generale, o degli uomini. L’avrà scritto uno di loro? Suvvia, i passeri non sanno scrivere!

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Redazione di Periscopio



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)