“Chi governa deve avere a cuore massimamente la bellezza della città, per cagione di diletto e allegrezza ai forestieri, per onore, prosperità e accrescimento della città e dei cittadini”, Costituto di Siena, 1309.
Ermete Realacci, ambientalista e parlamentare italiano, oltre che Presidente onorario di Legambiente, firma questo libro che vuole mettere in moto le migliori energie in Italia per affrontare la crisi attuale che la attraversa. Possiamo battere la crisi e sopravvivere? Non sarà facile, ma la risposta è sì, secondo Realacci. Se sapremo guardare l’Italia con occhi diversi da quelli delle agenzie di rating, con l’affetto e la curiosità necessari a cogliere i nostri tanti talenti. E lui prova a farlo, raccontando, dal Nord al Sud, storie di un’alleanza tra imprese e comunità, tra ambiente e nuovi modi di vivere che possono traghettarci verso un paese più desiderabile e competitivo. E’ Green Italy, un nuovo spirito, un nuovo respiro anche un po’ dolcemente, affettuosamente e teneramente patriottico. Serve proprio, in questo momento.
I casi descritti nel testo mostrano un Paese sveglio, capace di innovare i processi produttivi, di immettere sul mercato nuovi prodotti innovativi, di coniugare tradizione e innovazione, di modificare i modelli tradizionali. Temi come la tutela del paesaggio e la valorizzazione delle nostre risorse culturali assumono un valore che va oltre la mera conservazione, per acquisire un ruolo di “asset” strategici per la competitività del Paese. Se il mondo imprenditoriale pare fortemente impegnato, va ricordato, con Luigi Einaudi, che “chi cerca rimedi economici al problemi economici è su una falsa strada… Il problema economico è l’aspetto e la conseguenza di un più ampio problema spirituale e morale”. Realacci racconta, quindi, un avventuroso e intenso viaggio attraverso l’Italia di oggi, che ha visioni e percezioni nuove. Perché, come diceva Albert Einstein, “non si può risolvere un problema con la stessa mentalità che l’ha generato”. Nulla di più attuale.
Ermete Realacci, Green Italy, Perché ce la possiamo fare, Chiarelettere, 2012, pp. 315.
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Simonetta Sandri
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