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La letteratura ferrarese ha una nuova casa

Articolo pubblicato il 29 Maggio 2017, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da Organizzatori

L’entusiasmo è di casa in via Antolini, dove sabato scorso il Gruppo del Tasso ha inaugurato la nuova “tana”. La sede è stata aperta insieme al Gruppo Scrittori Ferraresi per valorizzare la letteratura e non perdere il piacere della lettura. Trai i tanti che si sono uniti al brindisi, l’assessore al patrimonio Roberto Serra ha fatto gli onori di casa: «È importante che spazi come questo restino in vita e la cultura offre sempre nuove possibilità. Le associazioni hanno dimostrato di avere la capacità di creare coinvolgimento sul territorio, di cambiare le prospettive di interi quartieri». Ad augurare loro buon lavoro si è aggiunto anche Paolo Marcolini, presidente di Arci Ferrara: «Grazie al Gruppo del Tasso la nostra rete potrà contare su un’inedita, sino a oggi, sensibilità e proposta culturale in ambito letterario e creativo». L’avventura è iniziata nel 2009, quando la giovane associazione si spostò dall’Università di Ferrara alla Biblioteca Ariostea, potendo contare sulla fiducia di Fausto Natali: «Dal fatidico Duello in Paradiso – ha proseguito – ne abbiamo combinate tante insieme. Le aperture serali straordinarie, i pomeriggi con la Compagnia del libro, le 24ore dedicate alla poesia, senza dimenticare Ariosto pop e GialloFerrara».

Gruppo del tasso – inaugurazione sede di via Antolini, Ferrara 27 maggio 2017

Al pomeriggio hanno partecipato anche i ragazzi dell’Arci Contrarock e della neonata Web Radio Giardino. «Ci impegneremo a fondo per portare in città autori di spessore – ha concluso la presidente Irene Lodi – e per orientare chiunque si avvicini alla lettura nel marasma che oggi è l’editoria italiana. Le pagine dei libri devono essere alla portata di tutti e non considerate polverose, o uno spazio solo per gli addetti ai lavori».

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Riceviamo e pubblichiamo



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani