La Lega usa la città come cosa propria, e viola le regole che dovrebbe difendere
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Da: Coordinatore +Europa di Ferrara
Sabato 7 settembre, di mattina, sotto il Volto del Cavallo c’era un tavolo della Lega, con tanto di bandiere. L’ho fotografato. Rientrava nella promozione politica regionale della Lega per le prossime elezioni regionali.
Sapevo che ai partiti politici è vietato l’uso del Volto del Cavallo e ho pensato che fossero cambiate le disposizioni comunali. Poi questa mattina mi sono informato all’ufficio occupazione suolo pubblico del Comune e ho saputo che tuttora quella disposizione di divieto è in atto.
A quanto pare la Lega ha deciso e messo in atto la privatizzazione, con violazione delle normative comunali, della città.
Delle due l’una: o è stato concesso alla Lega un permesso che non doveva essere concesso (ma ne dubito), o la Lega ha deciso appunto che la città è sua e violando le regole comunali, che dovrebbe difendere, ha allestito il suo tavolo politico dove è vietato, senza permesso.
Si tratta di un fatto gravissimo, di un uso padronale della città per fini politici e di partito.
Credo che ora qualcuno dovrà fornire spiegazioni, ammesso che ci riesca, oppure che qualcuno dovrà dimettersi. Intanto valuterò se esistono, oltre la denuncia politica, altre vie da percorrere in altre sedi.

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani