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La Gran Partita di Mozart alla Palazzina Marfisa d’Este, diretta da Nicola Valentini

Articolo pubblicato il 21 Giugno 2017, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 3 minuti


Da Organizzatori

Si conclude giovedì 22 giugno, alle ore 21.00, nella Loggia della Palazzina Marfisa d’Este, in corso della Giovecca, a Ferrara, la rassegna musicale VivaLaMusicaViva, organizzata e promossa da Bal’danza in collaborazione con l’Orchestra Città di Ferrara e la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara.
Sul podio dell’Ensemble Musica Viva ci sarà Nicola Valentini, uno dei più brillanti e talentuosi giovani direttori Italiani.
In programma la monumentale Serenata in Sì bemolle maggiore K. 361 per due oboi, due clarinetti, due corni di bassetto, due fagotti, quattro corni e contrabbasso, detta anche Gran Partita di Wolfgang Amadeus Mozart.
Composta per tredici strumenti, la Gran Partita venne scritta a Vienna tra il 1783 e il 1784. Pagina eccelsa e ispiratissima, dalle dimensioni monumentali – si articola in ben sette movimenti – e con un organico assolutamente originale, la Serenata è un vero e proprio capolavoro di felicità inventiva, che richiede agli strumentisti virtuosismo, espressività e dinamiche proprie del più raffinato stile cameristico.
A corredare il concerto ci saranno le letture a cura di Chiara Baroni e Pier Giorgio Borasio.
Bal’danza si congeda dal suo pubblico prima della pausa estiva con un appuntamento imperdibile, sottolineato anche dall’impagabile bellezza della Palazzina Marfisa d’Este, nella cui loggia verrà ospitato il concerto.
L’incontro con Ottavio Dantone e con l’esperienza dell’ensemble di musica antica “Accademia Bizantina” di Ravenna, sua città natale, ha segnato fortemente il percorso formativo intrapreso da Nicola Valentini fin dalla giovanissima età, suscitando un notevole interesse per la prassi esecutiva barocca.
Diplomato in violoncello al Conservatorio di Parma, parallelamente agli studi di composizione e di direzione, si è dedicato ad un approfondimento costante dell’interpretazione del repertorio vocale e strumentale del ‘6/’700 sotto la guida di Ottavio Dantone, affrontando pagine di autori noti e partiture inedite, collaborando alla realizzazione di concerti, incisioni, oratori e soprattutto opere quali Olimpiade e Flaminio di Pergolesi, Die Entführung aus dem Serail, Così fan tutte, La Clemenza di Tito di Mozart, Annibale in Torino di Paisiello, Il viaggio a Reims, L’italiana in Algeri, Il Barbiere di Siviglia di Rossini, Giulio Cesare, Rinaldo, Alcina e Orlando di Händel, Tito Manlio di Vivaldi, Una Cosa Rara di Martin Soler, Orfeo, Il ritorno di Ulisse e L’incoronazione di Poppea di Monteverdi.
In qualità di assistente di Dantone ha partecipato ad importanti produzioni al Teatro alla Scala di Milano, La Fenice di Venezia, Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Alighieri di Ravenna, Teatro Verdi di Trieste, Metropole di Lausanne, Opéra National du Rhin di Strasburgo, Palau de Les Arts di Valencia, Teatro Campoamor di Oviedo e al prestigioso Festival di Glyndebourne.
Nel 2014 è stato assistente del M° Stefano Ranzani al teatro comunale di Piacenza per la messa in scena di Elisir D’amore di G.Donizzetti.
Lo scorso luglio è stato assistente al Festival di Salisburgo nella produzione di “Così Fan Tutte”.
Ha debuttato con successo nel dicembre 2010 e successivamente ha tenuto concerti in diverse città italiane in qualità sia di direttore che di violoncellista concertatore, dirigendo varie formazioni con strumenti moderni e d’epoca tre le quali: Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, I Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra Sinfonica Rossini di Pesaro, Orchestra città di Ferrara, Orchestra Toscanini di Parma, Orchestra Sinfonica Principato de Asturia di Oviedo.
Lo Staatstheater Oper di Norimberga ha visto il suo debutto come direttore d’opera con Ezio di C.W.Gluck nel luglio 2012 e successivamente ha diretto in Spagna Il Barbiere di Siviglia di G.Rossini al Teatro Campoamor di Oviedo e al Teatro Jovellanos di Gijòn.
Nel 2013 collabora per la prima volta con l’Accademia di Bel Canto di Modena, guidata dalla grande soprano Mirella Freni, e nell’anno 2014-2015 ne ricopre il ruolo di direttore musicale. Durante questi anni approfondisce il repertorio operistico e soprattutto belcantistico.
Nel 2014 fonda Dolce Concento, ensemble con strumenti antichi volto all’esecuzione non soltanto del repertorio barocco ma anche di quello classico e romantico. Nel 2017 proprio alla guida del suo Dolce Concento Ensemble, debutta al Teatro “Claudio Abbado” di Ferrara con l’opera “Alceste” di Gluck ottenendo un grande successo.
E’ di quest’anno la nomina di “direttore associato” della Mitteleuropa Orchestra, formazione molto nota e di livello internazionale con sede a Palmanova.
Il grande favore di critica e pubblico lo ha presto segnalato all’attenzione internazionale, nonostante la giovane età, come esperto conoscitore del linguaggio musicale barocco, classico e belcantistico.

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Riceviamo e pubblichiamo



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani