LA FOTONOTIZIA
Ferraraitalia a Lucca: per cinque giorni capitale del fumetto
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Chiamateli come volete: graphic novels, fumetti, comics, manga, anime. Fatto sta che appassionano non solo i bambini, ma anzi moltissimi adulti.
Si è da poco chiusa la 51esima edizione del Lucca Comics and Games, il festival punto di riferimento per i comics addicted in Italia e non solo se da tempo il festival è secondo per affluenza solo a quello di Tokyo e il più importante d’Europa. L’edizione 2017, tra il 1 e il 5 novembre, ha contato oltre 200.000 presenze. Sulla pagina ufficiale fb di Lucca Comics & Games ci sono stati in media 800.000 contatti giornalieri, con un picco di oltre 2 milioni di contatti nella giornata del 3 novembre, mentre i live condivisi hanno ottenuto oltre 265.000 visualizzazioni.
In questi sei giorni se ne sono viste davvero delle belle: i personaggi delle strisce disegnate sono usciti dalle pagine per prendere vita e invadere le strade della cittadina toscana, da Batman agli Avengers fino ai manga giapponesi e ai personaggi del geniale Miyazaki, senza dimenticare la fantascienza, con l’eterna rivalità fra seguaci di ‘Guerre Stellari’ e i fan di ‘Star Treck’.
Un cosplay davvero particolare è stato l’astronauta Paolo Nespoli, che direttamente dalla stazione orbitale internazionale sulla quale sta svolgendo la propria missione ha partecipato alla presentazione della graphic novel ‘C’é spazio per tutti’ realizzata dal disegnatore Leo Ortolani. Poi, complice l’assenza di gravità, ha svolazzato in giro, attaccandosi a testa in giù al soffitto come Spiderman.
Lo avete riconosciuto? Fra i tantissimi che hanno invaso Lucca durante la sei giorni del Festival, c’era anche un noto ferrarese, che forse vorrebbe essere un personaggio dei fumetti, il nome c’è già: è Andrea SaxMachine Poltronieri.
E poi sette allestimenti monografici ospitati a Palazzo Ducale su sette autori che rappresentano il meglio del fumetto e dell’illustrazione nel panorama internazionale che resteranno aperti fino al prossimo 5 dicembre.
Foto reportage a cura di Valerio Pazzi. Clicca sulle immagini per ingrandirle. Buona visione!

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Redazione di Periscopio
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani