La “Fondazione vittime dei reati” parla della donna aggredita a Voghiera
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da: Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati
Nel marzo scorso era stata brutalmente aggredita dal marito. Salvata per miracolo dai soccorsi ha subito due interventi: per evitare il coma e per la ricostruzione del viso. Le conseguenze del fatto non si sono limitate ai danni fisici. Come spesso succede, gli episodi di vittimizzazione portano con loro una spirale di difficoltà dalla quale non è facile uscire. La donna infatti ha dovuto fare i conti non solo con la metabolizzazione del proprio vissuto emotivo e psicologico, ma anche con il trauma subito dalla figlia piccola, molto legata ad entrambi i genitori. A questo si aggiungano le difficoltà economiche nell’affrontare le spese sia legali che sanitarie. In loro aiuto è intervenuta la Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati destinando un contributo per aiutare la donna e la piccola ad affrontare le gravi conseguenze del reato subito. La situazione era stata sottoposta all’attenzione della Fondazione dal Sindaco di Voghiera il quale aveva presentato una circostanziata istanza richiedendo un intervento. E’ utile ricordare infatti che la Fondazione, nata nell’ottobre 2004 per volontà di Sergio Zavoli, ha respiro regionale ed è uno strumento in mano ai sindaci. L’intervento infatti, pensato solo per reati dolosi molto gravi, è attivato a seguito dell’approvazione della richiesta formulata dai sindaci. Concretezza e tempestività sono i due punti attorno ai quali ruota l’intervento della Fondazione. Infatti, se da un lato le modalità di supporto si traducono spesso in aiuti materiali, nella copertura parziale delle spese necessarie per rialzarsi dopo un grave episodio di vittimizzazione, dall’altro la rapidità dell’intervento è garantita dalla mancanza dei vincoli burocratici tipicamente associati alla pubblica amministrazione. Le peculiari caratteristiche della Fondazione ne fanno una delle poche realtà italiane in linea non solo con le linee guida della direttiva europea 29/2012 in materia di vittime di reato ma anche con il suo spirito: la necessità di pensare interventi personalizzati, caratterizzati da grande sensibilità, in cui il sostegno sia costante nel percorso di uscita dalle conseguenze del reato subito e la centralità della vittima sia il punto di riferimento invariabile.
La Fondazione, come molte realtà virtuose in questo campo, si scontra con la necessità di far fronte a risorse limitate. In questo senso è molto utile sottolineare l’importanza del territorio e dei suoi cittadini che sostenendo la Fondazione tramite donazioni possono aiutarla a garantire l’efficacia dei suoi interventi. E’ inoltre possibile iscriversi alla newsletter della Fondazione, per rimanere aggiornati sulle sue attività e iniziative che spesso coinvolgono anche la cittadinanza in progetti di sensibilizzazione.
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