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“La Ferrara di de Pisis”, al via la prima conferenza nell’ambito della Mostra “Strappati dalla terra e ridonati al sole”

Articolo pubblicato il 23 Febbraio 2016, Scritto da UNIVERSITA’ DI FERRARA

Tempo di lettura: 2 minuti


da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Giovedì 25 febbraio alle ore 17 presso l’Aula 1A di Palazzo Turchi di Bagno, (c.so Ercole I D’Este, 32), si terrà la prima delle quattro conferenze organizzate dal Sistema Museale di Ateneo di Ferrara nell’ambito della Mostra “Strappati dalla terra e ridonati al sole”, visitabile fino a domenica 3 aprile, che vede esposte le ceramiche antiche, le pagine di erbario ed opere grafiche e pittoriche di Luigi Filippo Tibertelli de Pisis (1896- 1956).
Relatore di questo primo appuntamento sarà Ranieri Varese, già docente di storia dell’arte moderna dell’Università di Ferrara, che interverrà sul tema “La Ferrara di de Pisis” e che ci anticipa l’argomento dell’incontro…”Filippo De Pisis ha avuto un difficile e contrastato rapporto con i ferraresi, un legame di odio-amore con la città ‘fantastica’. Molte sono le raffigurazioni che il pittore ha eseguito dei luoghi ove ha abitato: Roma, Parigi, Venezia, Milano, Londra. Mancano i ‘ritratti’ della città natale, o forse non si è ancora stati capaci di riconoscerli. La mostra illustra il momento difficile delle scelte che l’artista è stato costretto a compiere fra il 1915 e il 1920. All’interno di queste è possibile tentare di ricostruire l’immagine di Ferrara”.

Ecco il calendario delle prossime conferenze:
Giovedì 10 marzo ADA PATRIZIA FIORILLO, “Filippo de Pisis: lo sguardo sulle cose, tra vibrazioni di segni e colori”.
Giovedì 17 marzo LUCIA TOMASI TONGIORGI, “Il cammino artistico-culturale degli erbari”.
Giovedì 24 marzo SAURO GELICHI, “Tra Ottocento e Novecento. Ferrara e gli studi sulla ceramica medievale e rinascimentale”.

Per informazioni: Carlotta Cocchi 0532/293554 – 338/6195391

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani