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Da Laboratorio Civico Ferrara

Il Consorzio di Bonifica segnala che nei primi 4 mesi del 2018 le discariche abusive sono equivalenti a quelle di tutto l’anno 2017, che già vedeva un incremento quattro volte superiore rispetto a quelle degli anni precedenti

Se i rifiuti non finiscono nelle calotte terminano la loro vita nei canali e nelle acque del territorio, oltre che indistintamente nei bidoni della raccolta differenziata.
Si potrebbe notare una straordinaria “coincidenza” con l’introduzione delle calotte ma è molto probabile che il tutto verrà sminuito o addirittura attribuito ad una errata “percezione”, nascondendo l’evidenza dei fatti: il sistema non funziona e sta creando un danno ambientale di ampie proporzioni che è difficilmente controllabile.
Gli abbandoni sono incivili, sono un danno per l’intera collettività ma non si può eludere la questione e attribuire la responsabilità solo ai cittadini. Qualcuno ha insinuato che i ferraresi sono “maleducati”, ma se ciò corrispondesse a verità, e fosse l’unica ragione, l’aumento esponenziale del fenomeno degli abbandoni si sarebbe dovuto registrare anche prima delle calotte.
Ferrara è diventata la città delle biciclette e dei rifiuti abbandonati.
Oggi Ferrara è sporca. Sono stati documentati avvistamenti di topi che si aggirano per il centro storico, aggiungendo un rischio sanitario al già acclarato danno ambientale.
Hera si lamenta che pulire le discariche abusive ha un costo elevato, ma non specifica che tali oneri ricadranno comunque sul cittadino-utente, mentre i “suoi utili” sono comunque garantiti.
La contestazione delle calotte dovrebbe fungere per questa Amministrazione da “stimolo” perché non ci sono solo i cittadini “disobbedienti”, si è infatti creata una sana mobilitazione di cittadini attraverso una raccolta firme per l’apertura di un tavolo di studio sulla fattibilità di una gestione pubblica dei rifiuti, grazie all’iniziativa congiunta del comitato “Mi Rifiuto” e dell’associazione “Ferrara in comune”. Per la prima volta nella storia di questo comune, i cittadini propongono di discutere un provvedimento e di partecipare a questa discussione. Le forze politiche ne dovranno altresì rispondere pubblicamente. E’ forse questa la causa del silenzio generale della politica in merito?
Laboratorio Civico sostiene il comitato “Mi Rifiuto”, dichiarato “ostile” dall’Assessore Ferri, che in questi mesi si è distinto nel far conoscere ai cittadini le problematiche inerenti il sistema calotte e nel cercare e spiegare eventuali soluzioni. Inoltre, grazie all’appoggio di Ilaria Morghen, consigliere 5Stelle, lo stesso comitato ha raccolto e portato le istanze della gente comune dentro quelle istituzioni che non vogliono ascoltare. Solo così tanti problemi sono stati evidenziati e non è più stato possibile nasconderli. Il comitato si è impegnato per dare alla Tari una fisionomia responsabile e premiante, ottenendo alcuni cambiamenti in delibere; sempre grazie all’interessamento del comitato “l’osservatorio rifiuti”, previsto come mero organo di ratifica è oggi invece propositivo e investigativo.
Laboratorio Civico invita i cittadini al prossimo appuntamento del Comitato “Mi Rifiuto” e dell’associazione “Ferrara in comune”, per la raccolta firme, sabato 26 e domenica 27 maggio in Corso Martiri della Libertà.

Laboratorio Civico Ferrara

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