Da Andrea Zerbini
Sempre di più oggi assistiamo ad interventi spot a sostegno della famiglia nel nostro territorio in analogia con quello che da anni caratterizza i governi nazionali.
La famiglia, così, non è valorizzata né sostenuta nel suo ruolo di ammortizzatore sociale per eccellenza: l’unico che garantisce il ricambio generazionale e la cura quotidiana dei più bisognosi.
L’innalzamento dell’età per raggiungere la pensione interrompe un circolo che si era creato di sostegno alle nuove generazioni, sostegno che dobbiamo sostituire con nuove strategie sociali.
Oggi si costituiscono poche famiglie sempre più precarie che non garantiscono il ricambio generazionale: non nascono più bambini, con un tasso di natalità molto basso in tutto il nostro territorio: se continua di questo passo spariranno i piccoli paesi della nostra Provincia, abitati da una popolazione che invecchia e con i giovani che, per avere uno spiraglio di lavoro e di futuro, sono obbligati ad emigrare. Anche i comuni più grandi dovranno affrontare uno squilibrio sociale a cui non sembra si stiano attrezzando.
Per invertire la tendenza oggi abbiamo una strada che si sta sperimentando da dieci anni a livello nazionale e che sta dando dei risultati: dobbiamo cercare assieme di intraprenderla prima che sia troppo tardi.
Le buone esperienze, realizzate ormai in tanti Comuni d’Italia, possono essere approfondite e praticate anche dai Comuni della Provincia di Ferrara per dare sistematicità ad una visione che ci sembra ancora troppo frammentata.
Come Forum delle Associazioni Famigliari della Provincia di Ferrara chiediamo agli amministratori (sindaci e assessori con delega alla famiglia), alle aziende, alle organizzazioni di categoria, ai sindacati, di lavorare assieme per dare una svolta a questo scenario non proprio roseo, impostando assieme una politica di valorizzazione delle famiglie del nostro territorio portando i nostri Comuni ad essere sempre più amici della famiglia.
Presidente del Forum delle Associazioni Famigliari della Provincia di Ferrara
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