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da: Paolo Spath

Al via la campagna di raccolta firme di Fratelli d’Italia su tutto il territorio provinciale

I recenti fatti di cronaca hanno sconvolto la nostra provincia e la nostra città, ci hanno ricordato, o meglio hanno ricordato a quelli che ancora non lo avevano capito, che non esistono isole felici. I riferimenti precisi sono ai gravi episodi di violenza, atroci per le modalità e del tutto nuovi per realtà come la nostra. Il caso Tartari sequestrato ed ucciso, e il grave episodio di violenza gratuita in cui due donne di Renazzo sono state massacrate, e nel quale l’anziana Cloe Govoni di 84 anni ha perso la vita, entrambe ad opera di Romeni, hanno portato alla luce un fatto palese: siamo indifesi. Le forze dell’ordine sono impegnante in una strenua lotta, e al contrasto della criminalità, ma non sono in grado di far fronte sempre a tutto, a causa delle condizioni imposte dalle leggi che li limitano nelle azioni e nell’organico. Mentre le amministrazioni locali continuano a minimizzare o sembrano non riconoscere l’emergenza che ci sta travolgendo.
Il cittadino è lasciato quindi a se stesso, e alla mercè di malintenzionati.
Ecco quindi che qualcuno prova a muoversi, con azioni mirate per modificare alcuni punti di una legge, quella della legittima difesa, che allo stato attuale si presta a troppe interpretazioni, spesso a svantaggio di chi si difende. A partire da questo week end e fino all’ultima settimana di dicembre saremo in piazza per una raccolta firme, ai fini di dar forza alla proposta di legge Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, ha presentato in parlamento.
Ridurre la discrezionalità dei giudici sulla legittima difesa favorendo una più uniforme applicazione della norma. E’ questo l’obiettivo di una proposta di legge presentata da Fratelli d’Italia alla Camera.
Ma in realtà, è da tempo che Fratelli d’Italia – come ha spiegato Giorgia Meloni– ha in preparazione una nuova normativa per casi così delicati e purtroppo aumentati di numero. La proposta, che ha come primo firmatario Ignazio La Russa, modifica l’articolo 52 del codice penale in due punti. Nel primo si equiparano a luoghi come abitazioni, negozi, studi o uffici, le loro «immediate adiacenze agli stessi, sempreché l’offesa ingiusta risulti in atto».
Nel secondo punto della proposta presentata da Fratelli d’Italia si interviene su quella proporzionalità della difesa in rapporto all’offesa che è cardine per il giudizio sulla legittimità di difesa. La proposta avanzata da Fdi è quella di circostanziare e rafforzare la presunzione assoluta di tale proporzionalità nei casi in cui il pericolo di aggressione a persone o beni avvenga da parte di chi si introduce illegalmente nelle ore notturne o, anche nelle ore diurne, se l’aggressione sia tale da provocare uno stato di particolare paura o agitazione nella persona offesa. Con tale proposta «si vuole rafforzare la tutela delle persone oneste, altrimenti esposte al pericolo di lunghe e dolorose indagini giudiziarie per il solo fatto di aver dovuto fronteggiare un pericolo di aggressione non certo auspicato e di fronte al quale sono state costrette ad agire legittimamente».
Se un cittadino sorprende un delinquente nella sua proprietà, deve potersi difendere con ogni mezzo e senza il rischio di essere indagato. Il motivo? Un cittadino non può sapere se quel delinquente vuole rubare, uccidere o stuprare. Noi stiamo con chi si difende. Senza se e senza ma».
La difesa è sempre legittima.

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