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La democrazia del cibo

Articolo pubblicato il 16 Luglio 2018, Scritto da Redazione di Periscopio

Tempo di lettura: < 1 minuto


di Francesca Ambrosecchia

Ogni luogo, ogni città, ogni cultura ha una propria cucina. Piatti tipici, ricette particolari, il tutto accompagnato da vere e proprie usanze durante i pasti.
Quanto amiamo la cucina noi italiani! E quanto ci piace mangiare!
Ingredienti abbinati insieme che diventano piatti della tradizione: ci si può definire veri ferraresi se non si amano i cappellacci di zucca, la salama, il pasticcio di maccheroni o la tenerina? E questi sono solo alcuni esempi…
Sapori e odori che fanno sentire legati alla propria città e alle proprie origini. Ed è così che all’improvviso ricordi di quando, tutte le mattine nei periodi estivi, accompagnavi la nonna al panificio e il profumo delle coppie che non vedevi l’ora di mangiare resta inconfondibile.

“Le ricette di cucina sono un bene universale estremamente democratico, un tesoro che appartiene a tutti e che come le sette note può essere combinato in migliaia e migliaia di modi e diventare personale, a volte unico”
Paola Maugeri

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

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Redazione di Periscopio



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani