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da MOSCA – Mosca in questi giorni è fresca e colorata: 13 agosto è iniziato infatti uno dei più grandi eventi dell’estate, che si protrarrà fino al 23: il Festival estivo della marmellata, quest’anno alla sua seconda edizione. Un successo, oggi come allora.

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Stand tipico del Festival

In molte piazze e boulevard della città si possono trovare vasetti colorati, casette addobbate di fiori che vendono marmellate e mieli di ogni tipo, come quello bianco e cremoso della Crimea, eccellente. Ogni quartiere (raion) ha il suo frutto, se ci cerca la ciliegia basta andare alla Manezhnaya Square, l’anguria si trova sulla Tverskaya, l’uva sulla Arbat. Ce n’è per tutti i gusti. Tutto ruota intorno alle marmellate, dai concerti, alle master class, ai contest e ai divertenti giochi. Ogni momento è buono per gustare una dolce fetta di pane imburrata o per acquistare un vasetto delizioso che si potrà conservare per il freddo e lungo inverno, quando gli sgargianti colori estivi saranno solo un ricordo. Si possono assaggiare tanti tipi di conserve e miele e poi decidere.

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Barattolo gigante di marmellata

Il centro principale dell’evento è la Manezhnaya Square, dove turisti e moscoviti si affollano, soprattutto nel fine settimana, per provare marmellate tradizionali ed esotiche preparate con petali di rose o olive. Statue alte circa sei metri fatte di arance, albicocche o mele decorano la via che conduce dalla Manezhnaya Square alla Ploshchad Revolyutsii, dove si può ammirare lo spettacolo-balletto sui rollerCipollino”, di Gianni Rodari, diretto dal famoso pattinatore sul ghiaccio Pyotr Chernyshov. Cipollino è un piccolo di cipolla, il cui povero padre cade accidentalmente sul piede del principe Limone e per questo viene condannato all’ergastolo. Cipollino cerca di salvare il padre, ma deve scappare dalle grinfie del cavalier Pomodoro, del principe Limone e dell’esercito dei Limoncini. Un giorno incontra sor Zucchina che aveva una casa minuscola costruita sul prato delle Contesse del Ciliegio. Il cavalier Pomodoro si arrabbia, ma Cipollino lo provoca e il cavaliere gli strappa il ciuffo e scoppia a piangere. Il paese decide di nascondere la casina nel bosco. Ma il cavaliere ha la sua vendetta: dice ai Limoncini di catturare tutti i maschi del paese e portarli in prigione. Cipollino (e il tocco d’Italia) deve riuscire a salvare i prigionieri, ma per farlo passa un sacco di avventure… e qui, le avventure si possono davvero immaginare davvero tutte. Con la gallina fatta di zucchine, mele, arance e peperoni, la tartaruga di limoni e arance, la casetta costruita con peperoni rossi e gialli oltre che con tante belle zucchine. Vernici speciali le ricoprono, per evitare che si rovinino. E poi ci sono la bambola tipica russa, la farfalla multicolore che comprende anche delle piccole zucche e un vasetto immenso di marmellata. Sullo sfondo un cocomero verde gigante (la stessa struttura che d’inverno si trasforma in luminosa e splendente palla d’albero di Natale.

La creatività è alla sua massima rappresentazione ed ha il suo massimo sfogo. Il 19 agosto, l’apple pie più grande del mondo (250 kg) sarà preparato e offerto al pubblico nel Novopushkinsky Park; per i più piccoli ci sarà un piccolo zoo sul Tverskoi Bulvar. Tanti eventi simili sono anche sulla Arbat, lungo il Krimskaya Embankment.

A fare da contorno produttori di vari Paesi e di oltre 40 regioni della Russia che vendono i loro prodotti sotti i delicati chalet. Un tripudio di sapori. Qui tutto è fantasia, colore, spensieratezza, leggereza, fantasia, immaginazione, allegria e divertimento. Ecco allora una simpatica e piacevole carrellata fotografica, per voi, perché possiate partecipare a questo simpatico evento.

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Fotografie di Simonetta Sandri

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it