Se ne è (ri)parlato molto, ultimamente, sui giornali nostrani alle colonne del ‘Guardian’ o di altri noti tabloid. Grazie, infatti, all’ultima recente apparizione sulla copertina di New You, Carmen dell’Orefice, quasi 84 anni, capelli soffici e bianchissimi, pelle candida, occhi grigi profondi e bistrati, sguardo algido e sicuro, zigomi alti, labbra rosse, tacchi ancora alti a sostenere membra lunghe, leggere e affusolate, è la modella più anziana al mondo.
Certo è che è davvero ancora bellissima, una promessa di vecchiaia non rassegnata per le prime generazioni che si avviano a diventare centenarie. Ricercatissima per campagne pubblicitarie e sfilate, corteggiata da fotografi e stilisti. Tutti la vogliono. Sempre e ancora. Con quasi 69 anni di carriera, iniziata alla tenera età di 15 anni con Vogue, Carmen è la top model più longeva al mondo, una leggenda moderna.
Nata a New York da padre italiano musicista e madre ungherese ballerina, coppia incostante e problematica, la modella ha avuto un’infanzia dolorosa tra affidamenti e grande povertà. Per risparmiare il biglietto dell’autobus, ha raccontato, andava al lavoro con i pattini, la mamma cuciva abiti per poter guadagnare qualcosa in più. Una condizione dalla quale è riuscita a uscire con la caparbietà, la forza d’animo, il coraggio, la voglia di rivincita e, sicuramente, e anche un po’ di fortuna (perché, in fondo, la fortuna aiuta gli audaci).
Dal giorno in cui la moglie di un fotografo di Harper’s Bazaar, Herman Landschoff, la scoprì, per caso, scendendo da un autobus a New York, non si è più fermata. Dalla prima copertina di Vogue del 1946, sarebbe diventata la modella favorita del grande fotografo Erwin Blumenfield, che l’aveva ritratta in quella prima occasione. Ha posato, poi, per Salvador Dalì, prima di lavorare con i più grandi fotografi del XX secolo, da Cecil Beaton, a Norman Parkinson, a Richard Avedon. Nel 2011, ha ricevuto la laurea ad honorem dall’University of Arts di Londra, per il suo contributo al mondo della moda.
Sposata tre volte, con altrettanti divorzi alle spalle, la top model, che ha avuto anche vari aborti, problemi emotivi con la figlia e grandi difficoltà finanziarie (per ben due volte ha perso l’intero capitale personale in azzardate operazioni di borsa), anche per queste sue disavventure incarna il mito di una moderna cenerentola. Comunque ancora bellissima, anche perché riflessiva, intelligente, forte, emotiva, caparbia, elegante e senza tempo. Una musa gentile che ‘vuole morire con i suoi tacchi alti’.
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Simonetta Sandri
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