Skip to main content

da: Città del Ragazzo

Tredici giovani tedeschi, maschi e femmine, di età compresa tra i 16 e i 29 anni, tutti affetti da ‘lievi’ disabilità cognitive e psichiche. Sono quelli che dal 7 luglio all’8 agosto sono stati ospitati alla Città del Ragazzo nell’ambito di un progetto di mobilità internazionale promosso dalla Comunità Europea e guidato da un’associazione della Westfalia. Per l’Italia, tra i partner, è stato scelto l’ente cittadino, che consolida così ulteriormente il suo respiro sovra nazionale. Come spiega il direttore, Giuseppe Sarti, «l’obiettivo del progetto è aiutare queste persone a raggiungere autonomia e competenze grazie alla frequentazione dei laboratori, da quello di sarta a quello di corniciaio». Un traguardo tutt’altro che facile alla luce dei palesi ostacoli, primo tra tutti la non conoscenza dell’italiano, che all’arrivo i ragazzi ‘parlano’ grazie a corsi intensivi effettuati prima della partenza. Ma tutto è voluto. «Vengono messi in condizioni di difficoltà linguistica e pratica perché in questo modo possono mettersi alla prova nel contingente, sperimentare – conferma Sarti – e tornare a casa con molta più sicurezza e auto stima». Un percorso che, giunto al terzo anno, funziona. «A confronto – chiude Sarti – sono due culture diverse che condividono però la stessa metodologia didattica per la formazione e il recupero dei soggetti più deboli».

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

tag:

Riceviamo e pubblichiamo



Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it