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La “Città Bambina” ha preso la patente

Articolo pubblicato il 17 Maggio 2015, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: < 1 minuto


da: Cento in Movimento

La risposta del sindaco Lodi all’interpellanza del Consigliere di Lega Nord, Magagna, non ci soddisfa.
Ci sembra alquanto bizzarro che un Sindaco si vanti di aver regolarizzato una mala consuetudine, che priva il cittadino del pieno uso del viale pedonale di Via della Libertà.
Di fatto non si è legalizzato un abuso?
Si legalizzerà anche la sosta delle auto sulla pista ciclabile davanti alla Bocciofila di Via Ugo Bassi?
Conosciamo la norma che obbliga il comune a compensare i parcheggi a pagamento con altri liberi, ma troviamo difficile giustificare una procedura che mina la possibilità di una mamma con carrozzina di percorrere tranquillamente il viale.
Procedura che pare sia diretta conseguenza di un’altra decisione che riteniamo perlomeno eticamente discutibile viste le motivazioni per le quali è necessario.
Quella di aver trasformato il parcheggio dell’ospedale da libero, a pagamento.

Ci chiediamo: quale sarà il futuro della “città bambina”?

Cento in Movimento

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani