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La Calabria merita un’altra storia: superata l’emergenza, mettiamo a disposizione del governo cento progetti subito cantierabili”

da: ufficio stampa A.N.B.I.

“Deve finire il tempo delle chiacchiere e degli stati di calamità; è tempo di scrivere un’altra storia per la Calabria, per il suo futuro e per i suoi giovani.” E’ quanto afferma Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue (ANBI), nell’esprimere vicinanza alle popolazioni colpite dall’ennesima emergenza idrogeologica, ma soprattutto pieno sostegno a quanto dichiarato dal Presidente Coldiretti Calabria, Molinaro e dal Presidente ANBI Calabria, Blaiotta, che mettono a disposizione del masterplan, indicato da Renzi come obbiettivo di Settembre, i progetti redatti dai Consorzi di bonifica e perlopiù immediatamente cantierabili, finalizzati alla più grande opera infrastrutturale, di cui la Calabria abbisogna: quella contro il rischio da alluvioni e frane. Si tratta di 186 progetti per un importo complessivo di quasi 248 milioni di euro, ricompresi nel Piano Nazionale per la Riduzione del Rischio Idrogeologico annualmente redatto da ANBI e capaci di attivare circa 1.700 posti di lavoro.

“La loro operatività – afferma Vincenzi – è quanto oggi offriamo al Ministro dell’Ambiente, Galletti. Al proposito – conclude il Presidente ANBI – torna di drammatica attualità quanto da tempo ribadisce ANBI Calabria e cioè l’attribuzione ai Consorzi di bonifica di quelle funzioni di manutenzione idraulica oggi in capo ad altri enti e determinanti nell’evitare il ripetersi di tragici eventi, il cui rischio è accentuato dai cambiamenti climatici e da evidenti abusi urbanistici.”

Nelle zone alluvionate stanno operando uomini e mezzi dei Consorzi di bonifica cosentini, cui da stamane si è aggiunta una colonna operativa del Consorzio di bonifica Ionio Crotonese.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)