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Non sono tempi facili per il settore culturale italiano, fra le polemiche sul turismo di massa che invade le città d’arte, ignorando il patrimonio diffuso che potrebbe fare dell’Italia una repubblica fondata sulla bellezza – come è stato proposto in Parlamento non troppo tempo fa – e il recente ‘pasticciaccio’ della sospensione, ad opera del Tar del Lazio, di cinque direttori dei nuovi musei con autonomia speciale nominati dal ministro del Mibact nostro concittadino, Dario Franceschini.
Ma del resto ci sono mai stati tempi facili per i beni culturali italiani, che – anche se tendiamo a dimenticarcene – comprendono non solo i musei e le esposizioni, ma anche il nostro bellissimo paesaggio e l’immenso patrimonio di competenze delle nostre arti dal vivo?

Eppure i dati di Federalberghi sul ponte del 2 giugno sono incoraggianti, con un incremento di partenze di quasi il 9% rispetto allo scorso anno. Inoltre il 93% di italiani ha preferito l’Italia per questa breve vacanza: che si stia riconquistando una rinnovata passione per le bellezze del proprio paese?
Le urne dell’ultima tornata elettorale si sono chiuse, l’estate è ormai iniziata e non è più tempo di disquisire sull’eterno dilemma: tutela o valorizzazione. Semmai abbia senso porle in contrasto invece che in stretta reciprocità.
Per tacere delle riflessioni sul rischio che corrono le nostre coste e le nostre montagne, o ancora i nostri borghi, custodi di un’eredità artistica imprescindibile per la lettura del nostro passato e per trovare soluzioni per il nostro futuro. E che dire di chi tenta di farsi strada e costruire il proprio futuro ‘sulle spalle dei giganti’, valorizzando i beni culturali e il paesaggio o lottando per diffondere il nostro teatro, la nostra musica nel mondo?

Ecco perché abbiamo deciso di usare un’altra virtù molto italica: l’arte dell’autoironia.
Ve le ricordate le vacanze estive di Remo e Augusta Proietti, veraci fruttivendoli romani, organizzate dai loro figli? Pongono fine alle vacanze rilassanti dei genitori per rimpiazzarle con visite a città, musei e luoghi d’interesse artistico.
Per il secondo dossier estivo di Ferraraitalia, vi offriamo un’alternativa alle folle delle spiagge e alle dormite sull’amaca e sotto l’ombrellone. Una breve (e non esaustiva) guida ad alcune esposizioni a Ferrara, a Bologna, e anche nelle frequentatissime Venezia e Firenze, perché possiate evitare le orde di giapponesi con la macchina fotografica e scegliere di osservare le nostre città con un altro sguardo e, nello stesso tempo, per evitare che possiate decidere di sedervi su un’installazione e venire così quotati da un famoso mercante d’arte di livello internazionale.
Per alcune esposizioni dovrete affrettarvi, perché finiscono fra pochi giorni, per altre avete a disposizione tutta l’estate.

Buona lettura dunque… e buona visita!

MA DOVE VAI SE UNA GUIDA NON CE L’HAI? CONSIGLI (NON ESAUSTIVI) PER VACANZE INTELLIGENTI. IL DOSSIER SETTIMANALE N. 2/2017 – Vai al sommario

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Federica Pezzoli



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