Siamo ormai oltre il 20 di settembre e in questi giorni, ormai da qualche anno, il mio cervello mi porta verso due cose: riguardare vecchi film di Bond e accogliere questa stagione con uno specifico pezzo dei Black Sabbath sparato in loop.
Mi rendo conto che tutto questo può apparire privo di senso ma: proprio la scorsa settimana ho scoperto che chi di dovere – ai piani alti di una qualche televisione – ha deciso di rimandare in tv TUTTI i film di Bond proprio dal 24 di settembre.
Magari tutto questo è solamente figlio della più bieca casualità ma: nella vita occorre saper approfittare delle casualità.
Sono dunque molto lieto di approfittare di questa biechissima casualità e ho già iniziato a prepararmi acquistando una bottiglia di gin con cui accompagnerò le mie serate in compagnia di Connery, Moore, Lazenby ecc. e sì, anche quello là che sembra Putin col parrucchino.
Mi scuso dunque per quest’improvvisa euforia che può apparire incomprensibile ai tanti che non apprezzano le avventure dell’agente 007 ma, a mia parziale discolpa, ammetterò di essere un tipo abbastanza sempliciotto che si diverte con poco.
Mi bastano Bond in tv, una bozza di gin, il mio necessaire del tabagista e almeno un pasto decente al giorno.
Tutto questo, ovviamente, mentre attendiamo tutti insieme la pace nel mondo e – soprattutto – il sol dell’avvenire.
Ma mi sa che per un po’ staremo freschi, proprio come questa stagione appena iniziata che solitamente io – da qualche anno ormai – uso accogliere con questo pezzo specifico pezzo dei Black Sabbath che: vedi un po’ che bieca casualità ma è il pezzo di questa settimana.
Sabbath Bloody Sabbath (Black Sabbath, 1973)
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