Kanye_porci
Oggi, 8 giugno, mi trovo obbligato a fare tantissimi auguri al grandissimo Kanye West.
Lo ammetto: gli faccio gli auguri solo perché ho una paura fottuta.
Quello è sempre su internet, me lo vedo lì mentre cazzeggia e si accorge che un umile scribacchino ha dimenticato questa data segnata in rosso sul calendario.
Temo molto quell’uomo.
E ho i miei buoni motivi.
Mi ricordo ancora di quella volta, quando disse al pubblico che avrebbe troncato il concerto se non si fossero alzati TUTTI in piedi.

Se mi ricordo bene era rimasto seduto solo un tipo al quale K. inveì contro, finché qualcuno finalmente non gli fece notare che il povero ragazzo era vincolato da una sedia a rotelle.
Così lo dico forte e chiaro: AUGURI KANYE. A te e ai porci e anche ai proverbiali bastoncini di pesce. Grazie per tutto ciò che ci doni, grazie per il tuo instancabile senso del dovere.
Perché uno si chiede cosa spinga quest’uomo ad andare avanti.
Si potrebbe ritirare coi suoi denti di diamante a cazzeggiare in casa ma invece no: Kanye è deciso a riempire PER NOI quest’epoca vuota di eroi.
E la riempie con facilità anche solo respirando perché è un genio.
Quindi prendiamone atto: ogni epoca ha gli eroi e i geni che si merita e a noi è toccato Kanye West.
Ma fortunatamente io non sono noi e per il pezzo di oggi posso tranquillamente fare un po’ come mi pare.
Perché io mi accontento di poco, sono un sempliciotto.
Ma soprattutto: non mi sento degno di fruire del genio e dell’eroicità di questo gigante della musica e della storia dell’umanità.
Chi sono io per approfittare di tutto ciò?
Mi faccio bastare ______.
Quindi auguri Kanye, a te ai porci.
Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.
Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3
Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
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PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)