It’s Christmas Time!!! Tornano le “Anatomie della mente” 100 anni di emozioni del Natale in musica, nelle canzoni e nella vita di Frank Sinatra
Tempo di lettura: 2 minuti
Da: Comunicazione Istituzionale e Digitale Unife Ufficio Stampa
Giovedì 20 dicembre 2018, dalle ore 16,30 nella Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea in via delle Scienze a Ferrara, primo appuntamento della nuova edizione di “Anatomie della Mente, conferenze dei Giovedì di Psicologia, a cura di Stefano Caracciolo, ordinario di Psicologia Clinica di Unife, con “ It’s Christmas Time!!! 100 anni di emozioni del Natale in musica, nelle canzoni e nella vita di Frank Sinatra.
Le emozioni del periodo natalizio, legate alle diverse culture, usanze, tradizioni e, naturalmente, alla fede religiosa, – anticipa Caracciolo – sono strettamente connesse alla esecuzione e all’ascolto di musiche cosiddette ‘natalizie’ le cui determinanti emotive ruotano intorno ad emozioni positive come la gioia, la sorpresa, la anticipazione ansiosa positiva dell’imminente arrivo dei giorni di festa, carichi di risonanze religiose ma anche di aspetti familiari, di tradizioni ed usanze gastronomiche e di comportamenti positivi, prima fra tutte la consuetudine dello scambio di doni.
Il festeggiamento del Natale nel mondo si confronta però anche con le moderne ‘canzoni’, originariamente interpretate dalle celebri voci di cantanti ‘confidenziali’ – in inglese ‘Crooners’ -, per lo più statunitensi, nella seconda metà del secolo scorso, quali Bing Crosby, Nat King Cole, e, naturalmente, Francis Albert Sinatra detto Frank.
Nella vita di Frank Sinatra (1915-1998), figlio di immigrati italiani, una alternanza di strepitosi successi e di fasi depressive di crisi ha caratterizzato la sua parabola di cantante, attore di cinema e produttore. Le canzoni natalizie hanno costruito una grande parte del suo enorme successo discografico per il suo peculiare stile canoro, caratterizzato dal timbro caldo e profondo della sua voce (da cui il soprannome ‘The Voice’) e dallo spontaneo e unico effetto di ‘glissand.

Sostieni periscopio!
UNIVERSITA’ DI FERRARA
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani