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da: Ufficio stampa Iperurbs

Iperurbs, dopo il successo del festival i video al Bolognesi.
Venerdì 2 ottobre il circolo Arci proietta i montaggi inediti che raccontano la trasformazione di Ferrara.

Dopo il grande successo riscosso dal festival video dedicato alla trasformazione urbana e sociale di Ferrara, Iperurbs offre ai ferraresi un’ulteriore opportunità per vedere i montaggi proiettati lo scorso weekend. La prima edizione della rassegna, che si è tenuta dal 25 al 27 settembre a Wunderkammer, ha raccolto ampie adesioni, coinvolgendo grazie alla sua programmazione decisamente originale centinaia di persone. Gli organizzatori hanno dunque deciso di assecondare la curiosità della città e mettere in calendario un’ulteriore data, in occasione del Festival di Internazionale.
Venerdì 2 ottobre al Circolo Arci Bolognesi, a partire dalle 19.30, verranno proiettati i blob inediti che sono stati il cuore della manifestazione: “Depressioni: vivere sotto il livello del mare”, di Stefania Andreotti, dedicato alle inquietudini dei ferraresi; “Into the Wild: nella bassa selvaggia”, di Giuseppe Di Bernardo, sul rapporto che lega il capoluogo estense al suo territorio, soprattutto in relazione al delta; “Culture in piano: istituzioni e indipendenti”, di Francesco Mancin, prospettiva su passato e presente della produzione culturale ferrarese. Questi tre video – ciascuno della durata di circa 45 minuti – sono il frutto di lunghe ricerche volte a valorizzare documentari d’autore, film, cortometraggi, clip musicali, riprese amatoriali. Gli autori saranno presenti all’evento, per spiegare brevemente il tipo di percorso intrapreso, i principi che hanno seguito nella selezione e nell’assemblaggio materiali così eterogenei per formato, provenienza e contenuto. Seguirà la proiezione di un cortometraggio ironico e surreale realizzato nel 2007 dal regista ferrarese Paolo Cirelli, ambientato in parte all’interno dello stesso circolo Bolognesi, “Gaynster, la gran funa 2”.
” Lavorare a Iperurbs non è stato facile – commenta il coordinatore del festival, Riccardo Gemmo -. Ci siamo dovuti confrontare spesso con la difficoltà di accedere a determinati archivi, ma forse lo sforzo maggiore è stato intellettuale: ci siamo impegnati per rendere accessibili e attraenti filmati nascosti e spesso percepiti come difficili. L’aver ricevuto così tanta attenzione è stata una bella ricompensa. Alla tre giorni hanno partecipato giovani, famiglie e anziani, target molto differenti sia per età anagrafica che per estrazione sociale, animati da un desiderio molto simile, quello di conoscere meglio la storia della propria città e a partire da questa interrogarsi sul suo futuro”.
Anche Giuseppe Scandurra – co-direttore del Laboratorio di studi urbani di Unife, responsabile dell’iniziativa – esprime grande soddisfazione: “Iperurbs è stato un esperimento, una scommessa, ma ha ricevuto un’accoglienza più che calorosa. La partecipazione attiva del pubblico è stata un elemento fondamentale alla buona riuscita del festival. Il commento ai video non si esauriva negli incontri di approfondimento, continuava durante l’aperitivo e spesso si protraeva anche a serata conclusa. In tanti ci hanno segnalato altri materiali interessanti, in vista della prossima edizione”. Oltre alla serata in collaborazione con il circolo Bolognesi, prossimamente verranno definiti altri appuntamenti negli istituti superiori della provincia.
Iperurbs è organizzato dal Laboratorio di Studi Urbani di Unife in collaborazione con l’Urban Center del Comune, UniFestival, l’associazione Farmacia delle Immagini e la redazione di Listone Mag.

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