Da: CGIL-CISL-UIL-SUNIA-SICET-UNIAT FERRARA
Le parole con cui il Sindaco di Ferrara ha ritenuto di replicare pubblicamente sulla stampa locale alla nostra richiesta di adeguare il regolamento ERP alla pronuncia della Corte Costituzionale non ci hanno certo lasciato indifferenti.
Crediamo non possano lasciare indifferenti nessun attore, istituzionale, politico o civico che sia.
Esiste un confine oltrepassato il quale non ci si può più ritenere all’interno di uno spazio democratico di discussione politica: la mistificazione deliberata dei fatti, mirata a convincere parte della popolazione di essere vittima di ingiustizia, a prescindere da ogni dato di realtà, suscitandone la rabbia, per difendere scelte palesemente discriminatorie ed illegittime che invece sì determinano danno e ingiustizia, non può essere acriticamente considerata e legittimata come una semplice espressione di idee.
Soprattutto se proviene da chi rappresenta un’Istituzione. Soprattutto se agisce strumentalizzando bisogni reali di tante e tanti cittadini.
Ci troviamo piuttosto davanti a parole che minano la coesione sociale, che creano contrapposizione.
Non è certo la prima volta che assistiamo ad una narrazione distorta. Di certo non dimentichiamo l’aver definito, da parte del Sindaco, la sentenza di un Tribunale un attacco all’Italia, o, ancora una volta, le falsità con cui si è difesa la delibera discriminatoria sui buoni spesa, né possiamo dimenticare l’inammissibile leggerezza con cui persone sono state definite “tumori da sradicare” .
Proprio per questo riteniamo che si debba aprire una riflessione su ciò che è accettabile da parte istituzionale e ciò che semplicemente non può esserlo. In gioco c’è la civile convivenza fra le persone, che può esistere solo all’interno di una cultura di rispetto e di consapevolezza delle regole fondamentali che sono alla base del nostro ordinamento.
Su questo siamo convinti di trovare l’attenzione del Prefetto, che a più riprese, anche recentemente, ha messo in guardia dai pericoli che nascono da odio e discriminazioni.
Un piano inclinato pericoloso, sul quale non vogliamo arrivi a trovarsi la nostra comunità. Crediamo sia tempo di un’assunzione di responsabilità collettiva, da parte delle Istituzioni, della politica, della società civile, dell’informazione, per riconoscere la profonda differenza fra dialettica politica e pericolosa mistificazione, e stigmatizzare e porre un argine risoluto a quest’ultima.
Ferrara, 12 febbraio 2021
CGIL-CISL-UIL-SUNIA-SICET-UNIAT FERRARA
F. Battista-B. Barberis-M. Zanirato-M. Ravani-E. Paganini-P. Poggipollini
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