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Da: Francesco Colaiacovo, Gruppo Consiliaro Partito Democratico

All’incontro dei Sindaci della Lega tenuto nei scorsi giorni, il Sindaco Fabbri ha utilizzato parte del suo intervento per denigrare il modello di accoglienza dei richiedenti asilo utilizzato a Ferrara a tutto il 2018. Un modello che ha visto impiegate le professionalità di decine di operatori ferraresi formatisi in importanti imprese sociali in anni di attività nel campo del disagio e dell’inclusione sociale delle persone più fragili. Apprendiamo oggi che Il Sindaco ha chiesto un incontro al Prefetto per avere chiarimenti circa il possibile trasferimenti di alcune decine di migranti nella frazione di Ravalle, un paese di circa 300 abitanti. Ritengo stucchevole che Fabbri non conoscesse gli effetti del Decreto Sicurezza di Salvini con il quale sono stati ridotti i diritti e le opportunità di integrazione dei richiedenti Asilo, con l’impegno ad utilizzare i fondi risparmiati per l’assunzione di Forze dell’Ordine che nessuno ha visto:
– meno risorse economiche vuol dire garantire esclusivamente la sussistenza delle persone, condizione alla quale imprese sociali e associazioni che hanno nelle categorie dei propri Valori, il rispetto del diritto delle persone alla salute, alla tutela legale, all’istruzione, alla formazione professionale, quali elementi fondamentali ad una adeguata integrazione nella comunità, non si sono volute assoggettare rinunciando al bando per la riassegnazione dei richiedenti asilo;
– chiaramente chi si è aggiudicato l’appalto visto l’esiguo contributo economico è costretto a ricercare situazioni abitative a basso costo, con la conseguenza che decine di immigrati vengono alloggiati oggi a Ravalle, domani in altre situazioni simili garantendo loro il mero sostentamento, in un contesto con pochi servizi e una mobilità pubblica limitata, senza un progetto strutturato che possa garantire il controllo e percorsi di integrazione sociale;
-gli scorsi anni la Lega con in testa l’attuale Vice Sindaco, ha fomentato proteste contro l’accoglienza di poche unità di richiedenti asilo a Gaibanella come a San Bartolomeo in Bosco in contesti altamente strutturati e quindi garanzia di corretta integrazione con la realtà locale, adducendo tra le ragioni della protesta le locazioni eccessivamente confortevoli per i migranti;
-in questa circostanza nessuno farà barricate perché quando non c’è la Lega con le loro parole d’ordine, a fomentare la paura e la discriminazione, i cittadini ferraresi sono insuperabili nell’altruismo e nell’accoglienza, in particolare gli abitanti di Ravalle di cui mi onoro aver frequentato per molti anni e dei quali conosco l’enorme generosità.

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