Da Lega Nord
Ferrara, 28-06-’17.
«Sentiamo spesso sbandierare la presunta efficienza delle nostre strutture di telecomunicazioni, ma in un’epoca avanzata come la nostra vediamo un paese intero, di circa 1000 abitanti, completamente isolato dalla linea telefonica fissa per ben 6 giorni consecutivi. Una cosa incredibile.» E’ stato il capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri, a portare nei palazzi di viale Aldo Moro, sede dell’istituzione regionale, il problema che assilla da quasi una settimana la frazione matildea di Pilastri (Fe): telefoni inspiegabilmente “muti”, bancomat non funzionanti, anche per chi ha cercato di prelevare contante nella filiale della banca, persino da una località di vacanza. Disagi, inoltre, si sono registrati per coloro che hanno cercato di pagare una semplice imposta nella locale tabaccheria, o prenotare una visita in farmacia. «Senza contare – sottolinea Fabbri – il disagio avvertito dalla popolazione anziana (meno incline ad utilizzare i telefoni cellulari) e dalle attività produttive e commerciali.» Diversi cittadini hanno cercato, nei giorni successivi al guasto, di contattare il numero di servizio per allertare la manutenzione, ed anche la Polizia municipale dell’Alto Ferrarese, avvertita da alcuni cittadini, ha sollecitato la risoluzione del problema. «Dalle prime ricostruzioni – dice Fabbri – pare che il tutto sia stato dovuto al tilt di una centralina di smistamento dati, e che il problema (particolarmente grave) si sarebbe potuto protrarre a “macchia di leopardo”. Rimane il fatto che nessuno – sottolinea Fabbri – ad oggi ha saputo motivare l’esatta dinamica dell’accaduto.» Per questo motivo, il capogruppo Ln ha deciso di interrogare la Giunta Bonaccini, affinché la circostanza non debba ripetersi: «Non è possibile – attacca Fabbri – che nella nostra epoca un intero segmento del sistema di telecomunicazioni si debba bloccare in questo modo, causando disagi e disservizi ad un intero paese. Chiediamo che sia fatta luce sull’accaduto – conclude – e che siano messe in campo tutte le misure necessarie per far fronte in futuro a eventuali problemi di questo tipo.»
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