Interpellanza sul “cantiere-non cantiere” di Via delle Bonifiche
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Da: Gruppo Consiliare Partito Democratico
Premesso che nella giornata di mercoledì 2 ottobre 2019, abbiamo appreso che è iniziato il “cantiere” di demolizione e bonifica del Campo Sosta di via delle Bonifiche;
che il Vicesindaco del Comune di Ferrara ha partecipato all’avvio dei lavori, e ha ritenuto ghiotta l’occasione per farsi immortalare alla guida e nell’uso di macchine operatrici di cantiere, così come documentato da video e foto reperibili sia sulla stampa locale che sui siti online;
che sempre il Vicesindaco, a seguito della presentazione di una interpellanza del nostro gruppo consiliare, ha pubblicato, nella giornata di venerdì 4 ottobre 2019 sulla propria pagina Fb un video nel quale ha dichiarato, tra le altre, che: “nell’immediatezza di una ordinanza contingibile e urgente siamo stati costretti a demolire le casette per renderle inagibili. E questo in un ragionamento serio e ponderato. Rimando al mittente, ai ‘ragazzi’ qua segnati che in questi giorni presentano interpellanze gossipare, perché bastava chiedere a me il motivo”, e ancora “se avessimo dovuto ascoltare il Pd avremo dovuto fare una gara”, e ancora “abbiamo chiesto a una azienda privata se in maniera gratuita ci avrebbe reso inagibili le strutture”, e ancora “in una ordinanza contingibile e urgente ci sono scelte e delle azioni che vanno fatte in urgenza anche senza cantiere e queste sono previste e concordate”.
Considerato che tutti i cantieri devono rispondere alla normativa, e in modo particolare a quella relativa alla sicurezza di persone e cose; e che anche nel caso di esecuzione di ordinanze contingibili e urgenti gli atti e le azioni portati avanti dalla Pubblica Amministrazione devono essere compiuti nel pieno rispetto dei regolamenti e delle norme civili e penali.
“I Ragazzi” richiedono quindi al Sig. Sindaco se condivida o meno le parole del suo Vicesindaco;
se ritenga che sia corretto appellare come “i ragazzi” dei Consiglieri Comunali, e che lo stile di risposta alle legittime interpellanze (tra l’altro indirizzate a Lei signor Sindaco e non ad altri membri della Giunta) sia definirle “gossipare”, o affermare “vi risponderò forse il trentesimo giorno” o “bastava chiedere a me il motivo”, come se il rispetto per le vie istituzionali del confronto politico fosse un optional;
sulla base di quali normative e procedure amministrative si siano svolte le operazioni avvenute mercoledì 2 ottobre, visto che dalle parole pronunciate dal Vicesindaco non è chiaro se e come le attività fossero o meno autorizzate e da chi e sulla base di quali atti (dei quali si chiede copia);
In quale atto amministrativo fossero previste le opere di demolizione, e se queste si siano svolte nel pieno rispetto della normativa vigente, chi fossero il Rup, il Direttore dei lavori, il Responsabile del cantiere e il Responsabile della sicurezza, e quale fosse, da chi fosse redatto e chi fosse il responsabile del rispetto del Piano di sicurezza (documenti dei quali si richiede copia);
se risponda al vero quanto affermato dal Vicesindaco, ovvero che i mezzi e il personale sia stato gratuitamente messo a disposizione da una impresa privata, se questa (come affermato dal Vicesindaco) sia stata contatta dal Comune e da chi e a quale titolo, e nel caso di avere copia della corrispondenza intercorsa e degli atti che hanno autorizzato l’impresa a svolgere, seppure in forma gratuita, queste attività e se queste si siano svolte nel pieno rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti sia per quanto riguarda i mezzi che il personale;
di conoscere, per una questione di trasparenza (trasparenza che riteniamo – e siamo convinti che lo ritenga anche il Sindaco – sia sempre dovuta quando un privato decide di “regalare” qualcosa alla Pubblica Amministrazione) il nominativo della ditta e le motivazioni che hanno portato a questa “donazione”;
se ritenga corretto non aver incaricato per lo svolgimento delle operazioni una ditta tramite una procedura trasparente e pubblica, così come previsto dalla normativa (e non dalla volontà del Pd), normativa che tra l’altro nel caso di esecuzione di ordinanze contingibili e urgenti consente procedure di aggiudicazione semplificate e rapide;
di conoscere cosa si intenda per “che nell’immediatezza di una ordinanza contingibile e urgente siamo stati costretti a demolire le casette per renderle inagibili” e quale fosse la necessità di “fare scelte e azioni che vanno fatte in urgenza anche senza cantiere” visto che le operazioni di chiusura del Campo sosta di via delle Bonifiche sono iniziate due mesi fa e che c’era quindi tutto il tempo sufficiente per programmare nel pieno rispetto di norme e regolamenti anche le opere di demolizione.
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