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Da: Francesco Colaiacovo, il Consigliere comunale PD

Premesso

Che le nuove disposizioni in materia di detenzione domiciliare di cui all’art.123 c. 1 del d.l.17
marzo 2020, n. 18, che dispone “In deroga al disposto dei commi 1, 2 e 4 dell’articolo 1 della legge
26 novembre 2010, n. 199, dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 30 giugno
2020, la pena detentiva è eseguita, su istanza, presso l’abitazione del condannato o in altro luogo
pubblico o privato di cura, assistenza e accoglienza ove non sia superiore a diciotto mesi, anche se
costituente parte residua di maggior pena”, salvo che ricorrano le condizioni ostative previste dalla
norma stessa;
Che in data 17 aprile 2020, è stato sottoscritto l’accordo fra la Regione Emilia-Romagna e Ufficio
Interdistrettuale per l’esecuzione Penale Esterna Emilia Romagna e Marche– Ministero della
Giustizia per l’attuazione di misure volte a favorire l’esecuzione penale esterna di cui all’art. 123
del D.L. n. 18 del 17 Marzo 2020;
Che ai sensi di tale accordo è stata indetta una istruttoria pubblica di coprogettazione ai sensi
dell’art. 55 del d. lgs. n. 117/2017, al fine di individuare gli Enti disponibili all’accoglienza e alla
definizione di progetti individualizzati di reinserimento sociale a favore delle persone sottoposte
alle misure alternative;
Che l’attività di coprogettazione ha per oggetto gli interventi di supporto abitativo e di sostegno
all’inclusione sociale di detenuti/e italiani/e e stranieri/ ammessi a misure alternative alla detenzione
con pena da scontare, inferiore a 18 mesi e che non dispongano di un domicilio effettivo e idoneo;
Che in data 21 aprile u.s. è stata pubblicato l’avviso pubblico con manifestazione di interesse da
presentare entro le 24,00 del 4 maggio 2020;
Che un Consorzio di Cooperative congiuntamente ad una ATS ( associazione temporanea di scopo )
comprendente tra le altre anche l’associazione Viale K, volendo rispondere all’avviso pubblico, ha
predisposto un proprio progetto di cooperazione trasmettendolo al Sindaco, in quanto ai sensi
dell’art.6, la domanda doveva essere corredata dal parere positivo del Comune nel quale si prevede
di realizzare la proposta progettuale;

Valutato

Che l’attuazione di tale progetto poteva mettere a sistema l’attività con cui da alcuni decenni
l’associazione viale K, in collaborazione con altre realtà del territorio, consente a persone detenute o
ex detenute di usufruire delle misure alternative al carcere, favorendone il reinserimento nella vita
sociale della comunità ferrarese;

Considerato

Che l’associazione Viale K, da anni svolge attività di volontariato presso la Casa Circondariale di
Ferrara, con progetti volti alla formazione professionale e al recupero sociale dei detenuti;
Che la Giunta ha una perfetta conoscenza della capacità progettuale delle associazioni, delle
imprese sociali e delle cooperative partecipanti al bando, la professionalità dei loro operatori, i
contesti in cui vengono realizzati i singoli progetti in rete con le tante realtà del territorio;

Ritenute

Non pertinenti e pretestuose le argomentazioni dell’Assessora Coletti riportate dalla stampa,
secondo la quale la richiesta di approvazione è stata inviata a pochi giorni dal termine ( la richiesta è
stata inoltrata in una settimana dove tre giorni erano di festa), senza indicazione delle risorse e dei
destinatari ( esplicitate nell’avviso pubblico ).

Interpella il Sindaco e la Giunta per conoscere

Quali siano le ragioni del diniego alla richiesta avanzata dal Consorzio di Cooperative e dalla ATS,
di poter partecipare all’avviso pubblico di cui in premessa, privando le persone detenute nella Casa
Circondariale di Ferrara, con i requisiti per usufruire delle pene alternative al carcere, di poter
sperimentare esperienze di reinserimento nella società;
Quali siano i progetti per il reinserimento sociale di quelle persone detenute, prive di domicilio ,
quando avranno terminato la pena detentiva e saranno rimesse in libertà.

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