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Interpellanza in merito alla ripresa dei servizi scolastici nella Fase 2 dell’Emergenza COVID-19

Articolo pubblicato il 27 Aprile 2020, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Gruppo Partito Democratico

Premesso
in queste settimane di emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 sono stati emessi decreti e ordinanze sia dal Governo che dalla Regione Emilia Romagna che hanno sospeso l’attività didattica, e in conseguenza i servizi scolastici di ogni ordine e grado a Ferrara sono sospesi dal 24 febbraio 2020;
che ad oggi tali restrizioni risultano in vigore fino al 03 maggio 2020, ma la Ministra dell’Istruzione ha già pre-annunciato che non ci sarà una ripresa delle attività didattiche della scuola dell’obbligo in aula prima di settembre 2020;
che dal 04 maggio la maggior parte delle aziende potrà riprendere la propria attività ordinaria, comportando il rientro al lavoro di migliaia di lavoratori e lavoratrici, che in queste settimane sono rimasti a casa potendosi occupare dei propri figli;
che il rientro al lavoro sarà ancora più problematico per i genitori con figli diversamente abili;
che l’ipotesi di delegare ai nonni la cura dei bambini non è praticabile, essendo gli anziani la categoria in assoluto più a rischio di contrarre il virus;

Considerato
che la Regione Emilia-Romagna ha incrementato di 5 Milioni di Euro il Fondo destinato alla riduzione delle rette degli asili nidi, e anticiperà l’erogazione dei 18 milioni già previsti a tal fine;
che la Ministra Bonetti ha annunciato lo stanziamento di ulteriori 35 milioni di euro per attività educative e centri estivi per i bambini;
che il sito della Regione Emilia-Romagna riporta la notizia secondo cui il 24 aprile si è tenuta una videoconferenza con gli Enti locali e le Province al fine di vagliare tutte le possibili modalità alternative per riaprire in sicurezza i Centri estivi e garantire alle famiglie l’assistenza nel momento del ritorno al lavoro;
che a seguito di tale sollecitazione della Regione, il Comune di Ferrara ha convocato per il 27 aprile un incontro operativo con il gruppo di pedagogisti dell’Istituzione scolastica e con i gestori dei nidi e materne private;
che diversi Comuni, tra cui ad esempio il Comune di Bologna, stanno da tempo predisponendo proposte alternative di organizzazione dei servizi per l’infanzia, da poter sottoporre alla Regione e da questa al Governo;

Si chiede, quindi, al Sindaco e all’Assessore competente

quali siano le azioni che l’Istituzione Scuola del Comune di Ferrara sta predisponendo al fine di modificare l’offerta formativa prevista per l’estate 2020 al fine di rispondere ai bisogni delle famiglie ferraresi, in vista della riapertura delle scuole;
se siano previste e quali siano le azioni specifiche volte a garantire il diritto all’istruzione dei bambini e delle bambine diversamente abili che frequentano i servizi per l’infanzia;
di prevedere un passaggio nella commissione consiliare competente, al fine di informare i consiglieri comunali rispetto alle iniziative previste

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Riceviamo e pubblichiamo



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani