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“Interno Verde” spicca il volo: 94 giardini visitabili da terra, fiume e cielo

Un’intera città coinvolta per mostrare quello che di solito resta nascosto dietro muri, recinzioni, balaustre. La manifestazione “Interno Verde” a Ferrara arriva infatti ora alla sua quarta edizione e continua a funzionare offrendo per due giornate – sabato 11 e domenica 12 maggio 2019 – la possibilità di entrare a guardare i giardini privati, a scoprire luoghi nascosti e a vedere il bello che di solito i proprietari tengono per sé, i loro familiari, gli amici più intimi.

“Interno Verde”, Ferrara 2019 – giardino in campagna

Quasi una scommessa, la realizzazione di questa iniziativa in una città come Ferrara, dove il carattere schivo e una ritrosia naturale tendono a rendere le persone che la abitano poco propense ad esibire quello che si ha e, men che meno, a lasciare porte spalancate a curiosi ed estranei. Nell’impresa ci sono riusciti con la loro gentile perseveranza e con la loro grazia disinvolta i ragazzi dell’associazione Ilturco: le coordinatrici dell’iniziativa Licia Vignotto e Martina Stevoli con il presidente dell’associazione Riccardo Gemmo e il socio fotografo-grafico Francesco Mancin, autore tra le altre cose dei loghi geometrici che campeggiano davanti a ogni cancello.

“Interno Verde” di Ferrara in uno scatto dell’edizione 2018

Nel 2016 sono loro che hanno lanciato la prima edizione dell’iniziativa (nel fine settimana pre-autunnale del 10 e 11 settembre) riuscendo a coinvolgere 37 proprietari di giardini e 80 volontari (15 guardie ecologiche e 65 volontari under 30). Al termine della manifestazione hanno tirato le somme e si sono accorti con gioia di avere coinvolto 3.500 partecipanti.
L’idea – come si leggeva nel sito web dell’associazione – è già quella di mostrare “isole segrete ricche di memoria e ricordi, attraverso i quali è possibile leggere la storia, i cambiamenti e i vissuti della città”. L’apertura di ogni giardino è stata subito accompagnata dalla ricerca di informazioni di carattere botanico e storico-artistico, perché – veniva spiegato fin dagli esordi – “l’obiettivo è promuovere una nuova comprensione del capoluogo estense e delle sue ricchezze, offrire sia ai ferraresi che ai turisti l’opportunità di scoprire ciò che si nasconde dietro i muri di cinta e le facciate dei palazzi”.

Uno dei giardini visitabili nel centro storico di Ferrara: quello di Palazzo Scroffa

Nel 2017 la seconda edizione di “Interno Verde” è stata anticipata a maggio, nel pieno della fioritura delle rose (fine settimana del 13 e 14 maggio) e i giardini visitabili sono diventati 50 e 150 i volontari under 30. Il risultato è quasi un raddoppio dei partecipanti: 6.000.
Nel 2018 si è arrivati a 71 giardini, aperti nel fine settimana del 12 e 13 maggio e una schiera di 198 volontari under 30. La manifestazione ha richiamato 7.000 partecipanti.

Coppia di volontari per una passata edizione di “Interno Verde”

Oggi parte l’edizione 2019, i volontari a presidiare i giardini, i punti di informazione e la vendita dei braccialetti d’ingresso sono diventati quasi 250. Questa volta il team consolidato dei soci fondatori ed ideatori dell’organizzazione ferrarese è rinforzato da un piccolo esercito di nuovi collaboratori ed offre un pacchetto di ben 94 giardini, visitabili per questo fine settimana con apertura dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

Interno Verde di Ferrara 2019 si allarga fino alla campagna

I giardini visitabili sono quasi triplicati, rispetto ai 37 del primo anno, superando la quota di novanta famiglie che hanno deciso di partecipare e – come ha sottolineato il sindaco Tiziano Tagliani durante la presentazione alla stampa – sono tutti cittadini che si sono messi a loro volta al lavoro “perché nessuno apre le porte a tanti ospiti senza prima pulire, ordinare, presentare al meglio i propri spazi privati”. Per la prima volta, poi, quest’anno si esce dalle mura cittadine e ci si può spingere a vedere particolari e ampi spazi verdi nei paesi e nelle frazioni appena fuori Ferrara, fino a un raggio di tredici chilometri.

Biciclette in foto d’epoca per “Interno Verde” di Ferrara

Vista l’ampiezza dell’offerta e dell’area esplorabile, i ragazzi de Ilturco hanno predisposto la possibilità di usare svariati mezzi. Si possono noleggiare biciclette in posti convenzionati, si può salpare sul battello fluviale dalla darsena di San Paolo per fermarsi a Baura oppure navigare fino a Villa Mensa di Copparo, con visita guidata offerta dal Comune di Copparo (andata e ritorno 15 euro, solo andata o solo ritorno 10 euro con prenotazioni al cell. 347 7139988). I più arditi potranno persino guardarsi lo spettacolo dal cielo, grazie alla collaborazione di Aereoclub Ferrara e Gruppo Volo Aguscello: un volo di 15 minuti sulla città costa 50 euro, prenotabile scrivendo a internoverde@aecferrara.it, e altrettanti un volo di 20 minuti sulla campagna prenotandosi scrivendo a gva@aeroportoaguscello.it.

Biciclette di visitatori in movimento da un giardino all’altro del centro storico

Tutti i dettagli e tantissime informazioni e curiosità sul sito internoverde.it e sul quotidiano online del Comune che da sempre sostiene l’iniziativa. Poi non resta che partire con scarpe comode, un ombrellino d’emergenza e tanta curiosità.

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Giorgia Mazzotti

Da sempre attenta al rapporto tra parola e immagine, è giornalista professionista. Laurea in Lettere e filosofia e Accademia di belle arti, è autrice di “Breviario della coppia” (Corraini, MN 1996), “Tazio Nuvolari. Luoghi e dimore” (Ogni Uomo è Tutti Gli Uomini, BO 2012) e del contributo su “La comunicazione, la stampa e l’editoria” in “Arte contemporanea a Ferrara” sull’attività espositiva di Palazzo dei Diamanti 1963-1993 (collana Studi Umanistici UniFe, Mimesis, MI 2017). Ha curato mostra e catalogo “Gian Pietro Testa, il giornalista che amava dipingere”.


PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)