INTERNAZIONALE
Guida al curriculum di successo: “Quando lo scrivete pensate a chi lo legge”
Tempo di lettura: 3 minuti
di Francesco Fiore
Uno dei temi più scottanti nel nostro Paese è il lavoro. Il “World Employment and social Outlook 2015”, stilato dall’agenzia dell’Onu International labour organization, parla chiaro: la disoccupazione è aumentata esponenzialmente dopo la crisi economica del 2008 e non accenna a fermarsi. Ciò che più preoccupa in Italia è la disoccupazione giovanile, che si aggira intorno a cifre mai sotto il 40%, e che è causa di svariate conseguenze sociali ed economiche, come la disponibilità ad accettare lo “sfruttamento gratuito della manodopera” comunemente mascherato da stage.
Come se questo triste scenario non bastasse, il primo passo che divide i giovani da una occupazione è uno dei più scivolosi e complicati da affrontare nella propria vita lavorativa. Il riferimento è alla compilazione del curriculum.
Per questo motivo, in occasione del Festival di Internazionale, il vicedirettore Alberto Notarbartolo della rivista ha parlato di come fare (e come non fare) un curriculum. Queste sono le cose da sapere se volete inviare il vostro cv a Internazionale, o a qualche altro giornale, con la remota possibilità che venga considerato (perché, ha detto Notarbartolo, “ora non stiamo cercando nessuno!”):
1. Scrivere una lettera di presentazione, corta, formale e senza una scrittura complicata e autoreferenziale. Lo scopo di questo testo è anticipare al selezionatore ciò che troverà nel curriculum, perciò non serve dilungarsi a parlare del perché l’azienda ha bisogno di voi, non potete saperlo;
2. “Tagliate, tagliate, tagliate. Mettetevi nei panni di chi legge, se anche fosse ben disposto a leggere il vostro curriculum (e spesso non lo è), non gli degnerà più di 20 secondi.” Per questo il curriculum ideale non supera la facciata e si limita a contenere ciò che crediamo abbia più valore;
3. La grafica e il formato del documento è importante quindi se avete un amico competente chiedetegli una opinione in merito, evitate il modello europeo che si trova sul web e inviate un file pdf;
4. Dati. Mettete nome, cognome e data di nascita. Inserite il domicilio (la residenza è inutile), un numero di telefono e un indirizzo e-mail serio (nome.cognome@). Evitate l’imbarazzante casella di posta che avete creato nell’adolescenza e, a meno che non sia esplicitamente richiesta, la foto.
5. Formazione ed esperienza lavorativa. In questo caso la scelta è soggettiva, ma secondo Notarbartolo deve privilegiare le esperienze più significative e differenziate, magari spiegandone il motivo, per evidenziare il più possibile le diverse qualità sviluppate;
6. “Le lingue sono la sezione che porta a fare le figuracce maggiori – spiega il giornalista – perché molti candidati tendono a esagerare il proprio livello, venendo poi sbugiardati alla prima occasione”. Quindi siate onesti e cercate di rendere il più comprensibile possibile le vostre capacità;
7. Le competenze informatiche di base, se non vengono richieste conoscenze specifiche, sono scontate per gli under 30. Se c’è qualcosa di particolare che sapete fare va bene specificarlo, sempre e comunque in modo comprensibile;
8. L’ultimo, ma non meno importante, punto da compilare riguarda gli interessi personali. “È facile cadere nella banalità. Tutti abbiamo degli interessi ma nel curriculum vanno segnalati solo se si hanno esperienze significative e riconosciute. Se suonate il pianoforte non mi interessa, se siete diplomati al conservatorio è un punto a vostro favore che vi permette di distinguervi e dire qualcosa di voi”.
Nonostante sia chiaro che costringere la propria personalità e la propria vita all’interno di un misero foglio A4 il curriculum è in primis uno strumento di valorizzazione, piuttosto che di narrazione, di sé, con il quale convincere il frustrato selezionatore a fermarsi di fronte al vostro nome e pensare “questo qua è interessante, è bravo”. Dal momento che molte variabili che determineranno la vostra potenziale assunzione non le potete controllare, come il mercato del lavoro o l’ora del giorno in cui il vostro curriculum verrà letto, siate perfetti in quelle che potete controllare. “Siate precisi, spietati nel confronto con sé stessi e con ciò che avete fatto nella vostra vita e siate cinici perché alla fine dei conti, se non verrete assunti, è anche colpa vostra”.

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Redazione di Periscopio
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