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da: Ufficio stampa Internazionale Ferrara

Internazionale a Ferrara – Edizione straordinaria: Focus Siria e Consumi consapevoli 

Continua, con la nuova formula digitale, Internazionale a Ferrara. Nell’appuntamento di marzo un approfondimento sulla guerra in Siria a 10 anni dalla prima rivolta, un’inchiesta sulle migranti sfruttate in agricoltura e un dibattito sul mito del consumatore verde. Ancora una volta in diretta streaming.

In diretta streaming
A dieci anni di conflitto (a partire dalla rivolta di marzo 2011) la Siria appare drammaticamente trasformata. Secondo l’Unhcr, circa 5,6 milioni di profughi hanno lasciato il Paese, mentre vi sono altri 6,7 milioni di sfollati sul suolo nazionale. Sebbene il regime del presidente Bashar al-Assad abbia ripreso il controllo di gran parte del territorio, il paese è politicamente ed economicamente frammentato. Eppure la tragedia di questa guerra sembra ormai rimossa dall’immaginario collettivo. Intanto, in Occidente, si rafforza il mito del consumatore verde, ma cosa si nasconde dietro questa definizione? E come evitare che quello che mangiamo sia prodotto dallo sfruttamento dei migranti nella raccolta? Torna per approfondire ancora una volta i grandi temi d’attualità, Internazionale a Ferrara. Appuntamento sabato 13 e domenica 14 marzo in diretta streaming sul canale Facebook del settimanale con il festival di giornalismo organizzato dalla rivista diretta da Giovanni De Mauro in collaborazione con il Comune di Ferrara. Un format nuovo per “un festival ponte” che vedrà un appuntamento al mese fino a maggio. Una modalità diversa pensata per conciliare il rispetto delle limitazioni imposte dalle norme anti-covid con il desiderio di mantenere saldo il rapporto con la città e con il pubblico che negli anni ha partecipato alla manifestazione. Tutte le indicazioni per seguire il panel si trovano sul sito www.internazionale.it/festival.

Siria, 10 anni dopo
Mezzo milione di morti, dodici milioni di profughi e sfollati e un’economia in pezzi. Dopo dieci anni di guerra, la Siria vive una situazione di estrema incertezza. Sabato 13 marzo alle 18, il festival propone un’analisi delle forze attualmente in campo e delle prospettive per il futuro del paese. In “Una guerra senza vincitori” si confronteranno Yara Bader, giornalista siriana e attivista per i diritti umani, che attualmente dirige il Centro siriano indipendente per i media e la libertà di espressione (fondato a Damasco nel 2004); Zaina Erhaim, giornalista e attivista femminista; Ziad Majed, politologo e professore universitario franco-libanese –  francese. Introduce e modera Francesca Gnetti, Internazionale.

Consumi consapevoli e fragole d’inverno
Quale il rapporto tra consumo critico e attivismo ambientalista? Quale l’importanza di azioni politiche concrete a sostegno del Pianeta e di chi lo abita? Si discuterà di acquisti consapevoli e responsabilità individuali nel panel “Il mito del consumatore verde”, domenica 14 marzo, ore 18, realizzato in collaborazione con Alce Nero. Al centro del dibattito ci sarà l’ambiente, in relazione alle responsabilità individuali, collettive e politiche. Si partirà da un articolo del giornalista olandese Jaap Tielbeke, di denuncia nei confronti di alcune delle aziende meno green al mondo, che, per spostare il focus sulla responsabilità individuale, si sono fatte portavoce di campagne di comunicazione rivolte ai consumatori e alle loro coscienze. Il confronto verterà su quale sia il peso delle azioni e delle scelte individuali rispetto a quelle di aziende e paesi interi. Al dibattito parteciperanno Rossella Muroni, parlamentare ed ex presidente di Legambiente, Fiorella Belpoggi, direttrice scientifica dell’Istituto Ramazzini, Leo Hickman, giornalista specializzato in cambiamento climatico, ex editorialista del Guardian, Jaap Tielbeke, giornalista olandese del settimanale De Groene Amsterdammer, moderati e condotti da Micaela Cappellini, giornalista per Il Sole 24 Ore. L’appuntamento sarà preceduto da un approfondimento sul libro di Chadia Arab, Fragole (Luiss University Press, 2020). La geografa e ricercatrice francese di origine marocchina, esperta di flussi migratori e discriminazioni di genere, ha condotto un’approfondita ricerca sui lavoratori invisibili per la politica e per i consumatori ma essenziali nella filiera che porta nei supermercati e nelle nostre case frutta e ortaggi a basso prezzo. Chadia Arab ha seguito in particolare il percorso delle braccianti – scelte per le loro condizioni economiche e sociali precarie al fine di fornire una forza lavoro non sindacalizzata e pronta a lasciare il paese al termine della stagione – per realizzare un’analisi attuale e necessaria sulla dignità del lavoro e sull’emancipazione femminile. In Le donne invisibili della migrazione stagionale, domenica 14 marzo ore 16, Chaid Arab sarà intervistata da Annalisa Camilli,

Internazionale. Un festival per tutti
L’incontro in streaming sarà in italiano e inglese, con traduzione simultanea, gratuito e senza bisogno di iscrizione. Dopo il live resterà disponibile sul sito di Internazionale. Tutte le indicazioni per seguire gli appuntamenti di febbraio sono disponibili sul sito di Internazionale:  www.internazionale.it/festival

Internazionale a Ferrara è promosso da Internazionale, Comune di Ferrara, Ferrara Arte, Regione Emilia Romagna, Università degli studi di Ferrara, Fondazione Teatro Comunale, Ferrara feel the festival, Comune di Portomaggiore, Arci Ferrara, Assessorato alla cultura nell’ambito del Progetto Polimero promosso da Arci Emilia-Romagna e Associazione IF. Il Festival è reso possibile dalla collaborazione di Medici Senza Frontiere, charitypartner, e della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, grazie a Unipol Gruppo, Fondazione Unipolis, Legacoop, con il sostegno di Alce Nero, Camera di Commercio di Ferrara, Le Stagioni d’Italia e Bonifiche Ferraresi, Università LUISS Guido Carli, Coop Alleanza 3.0, Cidas, Banca Etica, Etica Sgr, Laboratori Aperti e Ex Teatro Verdi, CGIL. Con la main mediapartnership di Rai e la media partnership di Radio3, RaiNews24, RaiCultura, tgR Emilia Romagna, Radio Radicale e @stoleggendo

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