Internazionale a Ferrara: il sostegno della camera di commercio
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Da ufficio stampa
Govoni: “Internazionale” è uno degli esempi migliori di come scelte politiche ed economiche riconoscano al patrimonio culturale (materiale ed immateriale) il ruolo di fattore strategico per lo sviluppo”.
“Internazionale” è uno degli esempi migliori di come scelte politiche ed economiche riconoscano al patrimonio culturale (materiale ed immateriale) il ruolo di fattore strategico per lo sviluppo, basato soprattutto sul rapporto con il sistema territoriale. Il patrimonio culturale è nel territorio, anzi ne costituisce una delle risorse più importanti”. Questo il commento di Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio, la cui Giunta ha stranziato oltre 10.000 euro a sostegno della nuova edizione del Festival di Internazionale, in programma a Ferrara dal 29 settembre all’1 ottobre prossimi.
“Il dibattito che, con grande lungimiranza, Internazionale ha contribuito ad alimentare in questi anni – ha proseguito Govoni – rimarca la necessità di una piena condivisione e collaborazione tra pubblico, privato e “Terzo settore” nella valorizzazione del patrimonio culturale. Lo stesso straordinario successo di pubblico che da sempre ottiene il Festival ci segnala che Arte e Cultura oggi si devono interpretare anche come ricchezza e occupazione generata, direttamente e indirettamente, sul territorio”.
Riflettori puntati, inoltre, su FuturPera, il salone internazionale dedicato alla pericoltura che si terrà nei padiglioni della Fiera di Ferrara il 16, il 17 e il 18 novembre prossimi. 13.500 euro le risorse stanziate dalla Camera di commercio a supporto della manifestazione che, dopo aver ampiamente vinto la sfida delle prima edizione, con oltre 8 mila presenze, cento espositori e oltre cinquanta appuntamenti tra convegni, meeting e incontri tecnici, si articolerà su un’ampia parte espositiva e commerciale di 16mila metri quadri in una location rinnovata che ospiterà le migliori aziende produttrici della pera di qualità, accanto a quelle che si occupano di commercializzazione e logistica, di produzione di agrofarmaci a basso impatto ambientale, di macchine e attrezzature innovative, fino ai droni e all’agricoltura di precisione.
Cultura, turismo, produzioni tipiche ed enogastronomia, insomma, sono a parere della Camea di commercio uno dei motori trainanti dell’economia ferrarese, nonché la risposta più efficace ai pericoli di omologazione e di livellamento che inevitabilmente l’interconnessione mondiale comporta. Ma per l’Ente di Largo Castello non è soltanto una questione di risorse: servono idee, entusiasmo, proposte, facendo sistema tra il settore pubblico, il mondo delle imprese, la scuola e l’università, la comunicazione e lo sport, i giovani che lavorano e studiano all’estero. “Occorre – ha concluso il presidente Govoni – un grande sforzo da fare, ciascuno nel suo campo, con la volontà di lavorare insieme per promuovere la conoscenza e la diffusione, nel mondo, delle nostre bellezze e dei nostri prodotti”.
Per maggiori informazioni: ufficio promozione della Camera di commercio (tel. 0532/783813-820; e-mail: promozione@fe.camcom.it).

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani