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Internazionale a Ferrara con
“La diva del tango. Alla ricerca del niño rubato”, libro del ferrarese Michele Balboni

Articolo pubblicato il 2 Ottobre 2014, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: ufficio stampa Faust Edizioni

Tra i tanti appuntamenti che animano per tre giorni il cuore della città di Ferrara, in contemporanea con l’ottava edizione del Festival di Internazionale, la presentazione di un romanzo che ci parla di tango; e del dramma dei bambini rubati ai tempi della dittatura argentina.

Festival di Internazionale: un weekend con giornalisti, scrittori e artisti di tutto il mondo nel cuore della città di Ferrara.
Tra i tanti dibattiti, mostre, proiezioni, workshop e presentazioni di libri segnalati da Ferrara città Universitaria, ricordiamo la presentazione del romanzo di Michele Balboni, ambientato nel mondo del tango, che ha sullo sfondo il tema dei desaparecidos e il dramma dei bambini rubati ai tempi della dittatura argentina.
Il libro si inserisce nell’azione che l’Ambasciata Argentina in Italia e altre associazioni stanno svolgendo per ritrovare l’identità dei bambini che all’epoca della dittatura furono rubati, alcuni dei quali si ritiene possano essere residenti in Italia. La stessa copertina del romanzo, pubblicato da Faust Edizioni, casa editrice indipendente fondata e diretta dal ferrarese Fausto Bassini, è un quadro realizzato da una vera nipote ritrovata, Jorgelina Paula Molina Planas. L’autore, “dirigente d’azienda, scrittore novello ma avanti con gli anni, ballerino esperto ma maldestro”, assieme ad altri appassionati, contribuisce alla gestione della milonga “La Casona del tango” a Ferrara. Ha già pubblicato Il mio tango, Volta la carta edizioni.

Presentazione venerdì 3 ottobre alle 17 alla sala dell’Oratorio San Crispino – alla libreria Ibs
Intervengono con l’autore Claudio Tognonato, Università Roma-Tre
Walter Calamita, presidente Ass.ne 24 marzo
Barbara Bongiovanni, Ass.ne Oltre Confine Ferrara

Letture a cura di Fabrizia Lotta

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani