INSOLITE NOTE
“Spiegazioni improbabili” di Massimiliano Cranchi: nuovo album e concerto a Ferrara
Tempo di lettura: 5 minuti
‘Spiegazioni improbabili’ è il quarto album di Massimiliano Cranchi e della sua band, un viaggio lungo sette canzoni con scelte, passaggi, incontri e scontri di vita. La presentazione ufficiale avverrà a Ferrara il 15 marzo alle ore 21.00, presso la Sala Estense, in occasione del concerto di Cranchi e la sua band.
Il disco di Cranchi si lega alla tradizione della canzone d’autore italiana, evidenza rivelata sin dalle prime battute di ‘Spiegazioni improbabili sul metodo’, che cita Francesco De Gregori, proseguendo per strade dove si incrociano, tra gli altri, Francesco Guccini, Paolo Conte.
Il punto più alto del disco è raggiunto da ‘Anna’, un brano eseguito con la brava Valentina Curti, un ritratto tormentato tra pazzia e slanci amorosi. Consapevolezza e rimpianto alimentano un amore vero nascosto in un nome, un abbraccio platonico a se stessi e a chi non ci appartiene.
Massimiliano frequenta Ferrara, la città che ama i cantautori, come le rassegne organizzate dall’associazione ‘Aspettando Godot’, che recentemente ha riportato tra il pubblico artisti quali: Renzo Zenobi, Mario Castelnuovo, Flavio Giurato, i musici di Claudio Lolli e di Francesco Guccini.
‘Spiegazioni improbabili’ è il nuovo disco di Massimilano Cranchi o della Cranchi band?
Il progetto si è sempre chiamato Cranchi, ho iniziato a scrivere canzoni voce e chitarra tenendole chiuse in un cassetto, è stato merito – o colpa se vuoi – di Marco Degli Esposti che mi ha convinto e spinto a portarle fuori. I dischi escono a mio nome ma sono suonati pensati e arrangiati da una band. Diciamo che questo disco è più ‘solista’ degli altri perché le canzoni parlano della mia storia personale, tutto qua.
Ora a dir la verità ‘Cranchi’ non so più cosa sia… Io, Io e Marco, una band? L’importante è suonare e continuare a scrivere. Tra parentesi, in ‘Non canto per cantare’ tre canzoni sono state scritte interamente da Marco (testo e musica).
Rispetto al tuo lavoro precedente, ‘Non canto per cantare’ (2015), il nuovo album ha un carattere più autoriale…
‘Non canto per cantare’ è nato come disco corale, David Merighi era appena entrato nella band e avevamo voglia di suonare e creare assieme questo disco che poi ha dato molte soddisfazioni, come il tour in Cile.
Spiegazioni improbabili nasce da una mia esigenza, quella di raccontarmi e trovare delle certezze, naturalmente non ne ho trovate…
Mi sono messo in studio con Marco Malavasi (sonic design studio) e abbiamo cercando di differenziare molto le canzoni con l’obiettivo di trovare per ognuna di esse arrangiamenti e strumenti adatti. Il disco non è suonato solo dalla band ma da molti altri musicisti, tra cui i bimbi della scuola elementare di Sermide che fanno i cori di l’amore è un treno.
Quali ‘Spiegazioni improbabili’ legano le sette storie che raccontano: la tua città, la donna di vetro, la fatica del gregario, macchinisti impazziti e vari aspetti dell’amore…
Spiegazioni improbabili sul metodo, la prima canzone del disco, intro e collante di tutte le altre. Un viaggio onirico e metaforico che prova goffamente a spiegare come nascono le mie canzoni. ‘La donna di Vetro’ cita De Gregori, il macchinista Guccini e il gregario Paolo Conte, mi hai scoperto…
‘Anna’ è uno dei brani più intensi dell’album, dietro si cela Bertha Pappenheim, scrittrice austriaca divisa tra spazzacamini che corrono nel cervello e impulsi amorosi, impreziosito da Valentina Curti…
‘Anna’ è anche il nome di mia sorella… Ho voluto mantenere la ‘presenza femminile’ che ci accompagna in tutti i dischi: Marta Poltronieri per ‘Caramelle Cinesi’, Francesca Amati per ‘Volevamo uccidere il re’, Maria Roveran in ‘Non canto per cantare’ e ora Valentina. Il tema di ‘Anna O’ mi è molto caro, questa è la seconda canzone che le dedico. La prima, ‘Anna O’, appunto, si trova in ‘Caramelle cinesi’. Probabilmente mi affascina questo amore intellettuale mai consumato, questa catarsi a cui Breuer inizialmente non diede importanza, non solo per Bertha ma per la storia futura della psichiatria. Forse perché simbolo dell’amore non ricambiato per antonomasia. La canzone si sviluppa in un botta-risposta alla fine di una seduta psicanalitica, in cui Breuer, accortosi del ‘pericolo’ dell’innamoramento di Bertha prova a prenderne le distanze, senza riuscire razionalmente a controbattere le frasi appassionate della sua paziente. Penso che anche lui ne fosse innamorato ma troppo rigido per ammetterlo e poi le canzoni non si spiegano… ne potrebbero venir fuori solo spiegazioni improbabili…
Tu hai vissuto e frequenti Ferrara, che rapporto ha la città con gli artisti?
Ne approfitto per ringraziare Pino Calautti di Aspettando Godot, fa un lavoro incredibile per portare il cantautorato di qualità a Ferrara. La città dovrebbe aiutarlo di più! Pino è il vero servizio pubblico. Sempre a proposito di Aspettando Godot, vorrei anche salutare il grande Claudio Lolli, spero un giorno di poterci passare una serata assieme.
A Ferrara abbiamo un grande pubblico e vorrei ringraziarli tutti e dire che vi aspettiamo il 15 marzo in Sala Estense, poi non so dire quali siano i rapporti tra la città e i suoi artisti, anche perché io son straniero. Mi son sempre considerato mantovano in realtà, Ferrara mi ha adottato e ho passato gran parte della mia vita in questa città, è stato un rapporto di amore e odio. Ultimamente andiamo d’accordo.
Una domanda a Pino Calautti, dell’Associazione Aspettando Godot
Parlando di Cranchi e della sua band abbiamo affermato che Ferrara ama i cantautori…
Cranchi Band è sicuramente una gran bella nuova realtà, hanno aperto con successo alcune nostre manifestazioni. L’associazione Aspettando Godot opera da alcuni anni a tutela culturale della storica canzone d’autore italiana, spesso con grandi sacrifici e non sempre con aiuti istituzionali. Ha realizzato molti concerti su tutto il territorio con il cantautore bolognese Claudio Lolli. È organizzatrice della rassegna “Storica e Nuova Canzone d’Autore” di Ferrara, la cui ultima edizione 2016 ha beneficiato del patrocinio del Ministero dei Beni Culturali. Aspettando Godot organizza anche la “Rassegna d’Autore e d’Amore” di Bordighera (patrocinio e sostegno Siae per l’edizione 2016). In pochi anni di attività ha portato in concerto artisti importanti come Eugenio Finardi, Alberto Fortis, Nada, Eugenio Bennato e diversi altri. Alle nostre manifestazioni partecipano appassionati provenienti da tutta Italia.
Fotografie in esterno: Marilena Pellegatti
Foto interno teatro: Davide Rampionesi
Anna – Video ufficiale
Sostieni periscopio!
William Molducci
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it