Russo Amorale, all’anagrafe Ugo Russo, è un cantautore francese di origini italiane. Proprio queste ultime, per motivi poetici e personali, lo hanno spinto a cantare prevalentemente in italiano. Non solo, Amorale inizierà proprio da Ferrara il suo tour italiano: venerdì 15 aprile al “91sanromano Bar-Bistro” (ore 21, ingresso libero).
La chitarra è lo strumento che guida la sua musicalità, con tempi che spaziano dal passato al presente e viceversa, a volte dura nei suoni così come le parole, sintesi di origini semplici e allo stesso tempo nobili, sicuramente ricche di artisti del quotidiano. “L’emergenza di emergere” è il titolo del suo recente ep: il viaggio di un ‘bastardo’ multiculturale e sradicato, riassunto stilistico della sua espressione artistica. Questo sradicamento culturale, senza punti di riferimento statici o inerti, si ritrova nei luoghi dei suoi testi, scritti per cinque canzoni che si muovono tra Reggio Emilia, Nancy, Lione, Bologna e Parigi.
“Fossato 41” aleggia tra accordi rock e arie folk, camminando tra le vie di Bologna, citando luoghi, persone e situazioni, con la leggerezza e il sarcasmo del cantastorie: “Vieni a Bologna che introduco a te, ora ti spaccio per quell’Andrea o l’altro Andrea, mastro somaro che canta e suona male… Comunque, era un postaccio…”.
“Torrione 10” è, invece, una ballata che s’insinua tra i due fiumi di Lione e una Parigi che in provincia non è più capitale. Il brano propone una geografia poetica ricca di citazioni, francesismi, approssimazioni linguistiche, quasi un gergo, forse una nuova lingua di frontiera, Amorale, per l’appunto: “Una tennista mi massaggia le mani mentre sorseggio un decotto d’erica, dice “non si sta male senza un domani”, a breve sparirà in America…”.
“Galileo” è un blues, in lingua inglese, registrato su nastro e senza sovra-incisioni, così come “Le cose (che ti fanno prendere male)”, basato su un testo surreale, con assolo di armonica a bocca: “…ma in qualche infarinatura di ingenuità, ti aggrovigli torva serpe che non sei altro, ed io verrò con certa sciabola di amenità, a sciogliere i veleni e le conclusioni errate: sarò il tuo disastro”.
“Arenata Regina, in un’ultra-Siberia, nell’oltraggio di brina, canto la mia miseria”. E’ la prima strofa di “L’emergenza di emergere”: uno scioglilingua dedicato agli outsider di provincia, uno spaccato generazionale di chi è ancora lontano dai 30 anni, ma sta già perdendo di vista i primi 20. Gli accordi rock-blues accompagnano un testo all’apparenza metropolitano, ma chiuso nel suo salotto a chilometro zero.
Russo Amorale è l’autore di musiche, testi e arrangiamenti di questo EP, registrato tra Italia e Francia, un’opera che sorprende l’ascoltatore con curiose sfumature musicali e linguistiche, preludio di un talento pronto per emergere: “Fossato 41” docet!
Fotografie di Pierre Banon
Video ufficiale di “L’emergenza di emergere”
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William Molducci
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