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Da: Istituto Gramsci Ferrara

MARTEDI 4 ottobre ore 17 Biblioteca Ariostea
INFORMAZIONE
Conferenza di Sergio Gessi
Introduce Francesco Lavezzi
A cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara
Ogni avvenimento di cui non siamo diretti testimoni ci viene comunicato in forma di notizia. Per questo l’informazione è così importante: da essa discendono conoscenza e consapevolezza, che sono gli elementi su cui ciascuno fonda le proprie opinioni in riferimento ai fatti. Se l’informazione è carente o manipolata, il tessuto sociale ne patisce: gli individui perdono il filo della realtà e si smarriscono fra le nebbie delle insinuazioni, insidiati dai trafficanti di verità, spacciatori di notizie forgiate ad arte per assecondare interessi precostituiti. L’informazione è un pilastro fondamentale della democrazia: se vacilla, con esso traballa tutto il sistema.
Durante l’incontro ragioneremo di informazione nelle sue molteplici accezioni: parleremo del diritto del cittadino ad essere informato, del diritto-dovere della stampa di informarlo, di come il giornalista svolge il proprio mestiere, dell’ambiguità del concetto di informazione in ordine alle questioni di realtà e verità, di cronisti onesti e di pennivendoli. Ma anche di quella volta che a Timisoara e di quell’altra che nel Golfo Persico…

VENERDI 21 ottobre ore 17 Biblioteca Ariostea
In occasione dell’anniversario quarto centenario (1547-1616) di Miguel de Cervantes:
“Cervantes, il ‘Don Chisciotte’ e la modernità”
Ne parla Claudio Cazzola
Introduce Marcello Folletti
I classici sono libri che quanto più si crede di conoscerli per sentito dire, tanto più quando si leggono davvero si trovano nuovi, inaspettati, inediti”: nessuna migliore presentazione di questa può assolvere al compito, graditissimo, di rileggere una volta ancora il “Don Chisciotte”, sulla scorta della definizione n. 9 stilata da Italo Calvino (= Perché leggere i classici, Milano, Mondadori, 1991, p. 15). I motivi possono essere molteplici, a cominciare dalla ingegnosa trovata compositiva secondo la quale Cervantes non è l’autore del testo – e nemmeno un trascrittore di esso, come accade ad Alessandro Manzoni – bensì un semplice scopritore di una raccolta di scartafacci in vendita presso l’Alcaná di Toledo, fatti da lui tradurre dall’arabo in castigliano. Il fortunato ritrovamento consente alla vicenda appena iniziata di continuare, ricca di tranelli narrativi splendidamente godibili.
Quanto alla modernità del “Don Chisciotte”, si ascolti la seguente testimonianza: “Ma alla domanda, ahimé ricorrente, se i classici sono attuali, ho già dato una volta una risposta tra provocazione e convinzione: il problema non è se i classici sono attuali, il problema è se lo siamo noi rispetto a loro. Loro lo sono sempre, basta leggerli, noi non sempre, basta sottoporci alla stessa prova”. Parole del mai abbastanza rimpianto Giuseppe Pontiggia
(I classici in prima persona, Mondadori, 2006, pp- 33-34)
A cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

VENERDI 28 ottobre ore 17 Biblioteca Ariostea
Per il sessantesimo della morte di Bertold Brecht, ricorderemo il grande autore di teatro con il gruppo ‘Teatro Nucleo’ della nostra città e Horacio Czertok.
“CaroBrecht,
sei stato male interpretato come pochi. Vedi per esempio Madre Coraggio. Scrivi questo apologo in forma di tragicommedia per raccontare come, se è vero che le guerre sono create e fatte dai potenti, ma combattute dai poveracci che ci lasciano le penne, è anche vero che molto popolo reso miope dall’avidità, si fa complice e cinghia di trasmissione. Madre Coraggio ha il coraggio di andare in guerra per fare affari, e tutto le sacrifica, persino i propri figli. Una forma molto particolare di coraggio, bisogna ammetterlo. Ma i giornalisti, e molte persone di penna, i famosi TUI che tanto odiavi, non avendoti mai letto, usano il nome dell’orribile personaggio per battezzare oneste ed eroiche madri in difficoltà, che vanno a sfidare le mafie per trovare i propri cari sequestrati, o intraprendono pericolose azioni per combattere i fornitori di droghe ai loro figli. Di quante Madri Coraggio abbiamo sentito parlare, in questo senso?
Così caro Brecht pensavi di scrivere drammi didattici per istruire le masse mentre le divertivi, perché prendessero coscienza e si liberassero dalla schiavitù del capitalismo distruggendolo e facendo la rivoluzione. Ne hai scritto pure un manuale su come dovessero essere messi in scena e recitati, e dei Modelbuch perché chiunque volesse metterli in scena, ottenuti e pagati i diritti alla tua vedova e poi a tua figlia, lo facessero senza cambiarne una sola virgola. Invece. Purtroppo.
Quei drammi e tragicommedie non hanno contribuito a fare la rivoluzione, che non ha avuto luogo.
Invece sono messi in scena per il divertimento delle classi dominanti, ma raramente arrivano alle classi dominate, le quali guardano – e sono guardate – da televisione e smartphone.”
Di questo vorremmo parlare in questo incontro, dei suoi avventurosi dribbling sfuggendo al nazismo che montava e agli americani che lo volevano controllare, e della tenerezza e dell’amore che sentiamo per questo maestro.
A cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

Inoltre inviamo la comunicazione dell’Iniziativa seguente:
SABATO 29 OTTOBRE 2016 ore 17.00 TEATRO DELLA SALA ESTENSE di FERRARA
Evento culturale col Patrocinio del Comune di Ferrara. Viaggio della memoria “SULLE ORME DI ULISSE” “Letteratura Filosofia Teatro Musica”
in occasione della Presentazione del libro di Tommaso La Rocca “CON GLI OCCHI DEL DOPO. Il Figlio del pescatore sulle orme di Ulisse”( Susil Edizioni, Terza Edizione Ampliata, Agosto 2015, ristampa Gennaio 2016),
L’evento prevede la partecipazione anche del Gruppo Musicale di Sergio Rossoni “I Dia-Logo”
all’insegna dell’Idea di “ UN LIBRO CHE SI PRESENTA DA SÉ “attraverso
– immagini (proiezione di “Immagini nella memoria” (170 foto d’epoca dal 1902 al 1957 tratte dal libro medesimo, trasformate in fotofilm con colonna sonora appositamente composta dal Maestro Sergio Rossoni);
– “brani parlanti” del libro medesimo, a cui presta la voce l’Attore Saverio Vallone;
– la voce stessa dell’autore: sollecitato dall’Intervista di un Giornalista.

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