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Infrastrutture, firmato in Regione l’Accordo per il potenziamento del nodo di Bologna. Renzi: “Siete un punto di riferimento per l’Italia”; Bonaccini: “Intesa storica”

Articolo pubblicato il 15 Aprile 2016, Scritto da REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Tempo di lettura: 3 minuti


da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Merola: “Svolta a una vicenda che dura da anni, soluzione di levatura europea”. Il progetto preliminare entro giugno 2016; seguirà la fase di confronto pubblico. Entro sette mesi il progetto definitivo. L’affidamento dei lavori previsto per novembre 2017, la fine lavori per il 2021.

Bologna – Ampliamento in sede sia dell’autostrada A14 che della tangenziale, portandole entrambe a tre corsie, più quella di emergenza, per ogni senso di marcia; completamento e potenziamento delle arterie collegate e realizzazione di opere di mitigazione ambientale, con grande attenzione all’inserimento nel paesaggio circostante. Con un obiettivo preciso: dare una risposta concreta ai problemi di traffico e congestione del nodo di Bologna, punto di interconnessione non solo delle principali direttrici regionali ma anche nazionali (autostrade A1 Mi-Fi; A14; A13).

E’ quanto prevede l’Accordo per il potenziamento del sistema autostradale/tangenziale nodo di Bologna, siglato oggi nella sede della Regione Emilia-Romagna dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dal ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Graziano Delrio, dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dal sindaco di Bologna, Virginio Merola, dal consigliere delegato alla Mobilità e Infrastrutture della Città metropolitana di Bologna, Irene Priolo, e dal direttore di Società Autostrade per l’Italia Spa (Aspi), Roberto Tomasi.

“Con questa firma si fa un passo in avanti, perché si risolve un problema che sembrava dovesse tenerci bloccati- ha sottolineato il premier, Renzi-. Contemporaneamente, si dà un messaggio all’intero Paese: voi, amministratori e sindaci dell’Emilia-Romagna, con la vostra responsabilità, i valori che avete e il vostro modo di lavorare, siete un punto di riferimento per l’Italia”.

“L’Accordo di oggi rappresenta una svolta storica -ha dichiarato il presidente della Regione, Bonaccini-. Sono davvero molto soddisfatto perché avevamo promesso, appena insediati, che opere infrastrutturali che da troppi anni erano in discussione, in questa legislatura le avremmo sbloccate. Di più, avremmo voluto vedere aperti i cantieri. In questo caso da un lato si darà una soluzione al problema del congestionamento di traffico nell’attraversamento del nodo bolognese, uno dei principali a livello nazionale, ma dall’altro si salvaguardano anche 40 km di suolo vergine”.

“Con la firma di oggi- ha affermato il sindaco di Bologna, Merola- diamo la svolta a una vicenda ferma da anni e diamo avvio alla risoluzione dei problemi di viabilità del nodo bolognese. Ora metteremo tutto il nostro impegno sul tracciato, sulle opere di mitigazione e di inserimento paesaggistico: risparmieremo parti di terreno agricolo che sarebbero state cementificate e realizzeremo 130 ettari di nuovo verde, tra cui un bosco urbano e fasce boscate, attorno al sistema della tangenziale. Un progetto di levatura europea che si sblocca definitivamente. Ringrazio i sindaci della Città metropolitana che hanno saputo fare squadra per il bene comune, la Regione e il Governo”.

L’intesa di oggi porterà alla definizione di un progetto che, a partire dall’analisi del contesto esistente, sviluppi il tema del potenziamento in sede dell’infrastruttura e, parallelamente, della riorganizzazione, con particolare attenzione alla mitigazione ambientale, dello spazio circostante, fortemente urbanizzato, in un’ottica di minore occupazione del territorio. Il progetto preliminare relativo al sistema tangenziale/A14 e opere di mitigazione sarà pronto entro il prossimo mese di giugno; comprese le fasi di progettazione e confronto con cittadini e territori, l’affidamento dei lavori è poi previsto nel novembre 2017 e il completamento delle opere entro il 2021.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani