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Informazione, ambiente, politica ed economia al centro dei dialoghi dell’Etica in pratica di Unife

Articolo pubblicato il 18 Ottobre 2019, Scritto da UNIVERSITA’ DI FERRARA

Tempo di lettura: 3 minuti


Da: Ufficio Stampa Università degli Studi di Ferrara

“Senza trucchi: istituzioni e imprese dinanzi ai cittadini” è il titolo del seminario che apre giovedì 17 ottobre, la quinta edizione del ciclo “Etica in pratica, incontri per conoscere, riflettere e agire responsabilmente”, organizzati a supporto del corso di Etica della comunicazione tenuto dal Prof. Sergio Gessi all’Università di Ferrara.

Conferenze e dibattiti sono in programma il mercoledì e il giovedì dalle ore 16.15 nell’aula A8 del Polo Didattico degli Adelardi (via degli Adelardi, 33) e sono aperti a tutti: studentesse, studenti e cittadine/i.

Il primo appuntamento metterà a confronto sui temi della comunicazione pubblica Camilla Ghedini (giornalista e scrittrice) e Alessandro Zangara (responsabile dell’ufficio stampa del Comune di Ferrara). A seguire, giovedì 24 ottobre, sulle problematiche etiche connesse all’informazione dialogheranno Dalia Bighinati (giornalista, direttrice di Telestense) e Furio Zara (giornalista, Rai e Sky). Titolo dell’incontro: “L’ha detto la televisione”.

Mercoledì 30 ottobre per affrontare le delicate questioni relative alla comunicazione che transita sul web ci sarà Giovanni Cocconi (giornalista, caporedattore di Parallelozero.com). “Navigazioni consapevoli: istruzioni per l’uso della rete” è la cornice entro la quale si dipanerà la riflessione.

Etica e ambiente è il contenitore del ragionamento affidato a Stefano Mazzotti (direttore del Museo civico di storia naturale di Ferrara), che giovedì 31 ottobre stimolerà la riflessione sull’ineludibile necessità di “Custodire la ‘casa comune’”.

Di etica e comunicazione interculturale, mercoledì 13 novembre, discuteranno Adam Atik (presidente dell’associazione Cittadini del mondo), don Domenico Bedin (dell’associazione Viale K) e Massimiliano Castellani, redattore del quotidiano Avvenire, che ha recentemente pubblicato il volume dal titolo “Un calcio al razzismo, 20 lezioni contro l’odio”.

Giovedì 14 novembre ci sarà un evento speciale: lo spettacolo teatrale “Doppio taglio, come i media interpretano la violenza sulle donne” – che ha aperto lo scorso anno il festival di filosofia di Modena – offrirà, infatti, emozioni e spunti di riflessione. Marina Senesi è regista e interprete di quest’opera scaturita da una ricerca accademica condotta da Cristina Gamberi. La realizzazione dell’evento è resa possibile dal contributo di Coind.

Mercoledì 20 novembre, a proposito di relazioni interpersonali, Loredana Bondi (insegnante e preside, ora a riposo) e Mauro Presini (maestro elementare) si confronteranno sui temi del linguaggio e delle appropriate forme di interlocuzione in un dibattito dal titolo “La cura della parola”.

“Tensione e distrazione, strategie per il controllo sociale” è invece il titolo del seminario di giovedì 28 novembre su Etica e politica. A condurlo sarà Paolo Morando (giornalista e scrittore) autore di tre significativi volumi che ricostruiscono la vicenda italiana post-sessantottesca: “Prima di piazza Fontana: la prova generale”, “Dancing days” e “’80. L’inizio della barbarie”. Sulla vicenda di piazza Fontana interverrà successivamente, giovedì 12 dicembre nella ricorrenza della strage, anche il giornalista ferrarese Gian Pietro Testa

Si passa poi a mercoledì 4 dicembre con la conferenza di Fiorenzo Baratelli (direttore dell’istituto Gramsci di Ferrara) su “La ‘democrazia di massa’ e la politica come professione”, cui farà seguito, giovedì 5, il confronto fra il Prof. Lucio Poma (docente di Unife, e responsabile dell’area studi di Nomisma) e Gianni Del Vecchio, giornalista di Huffington Post, sul nodo: “Etica, sviluppo, progresso: navigare nei mari incerti dell’economia”

Infine, mercoledì 11 dicembre, il tema ‘comunità e solidarietà’ sarà filo conduttore di una riflessione sulla condivisione ‘dell’esperienza del vivere’, dal titolo “Noi”, in un dialogo fra Loredana Bondi (insegnante), Daniele Lugli (Azione nonviolenta) e Bruno Turra (sociologo).

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani