Indagini archeologiche in piazza Trento e Trieste a Ferrara
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da: ufficio stampa Comune di Ferrara
Breve relazione sui lavori in corso sul lato sud nel tratto compreso tra via S.Romano e Porta Reno
(Sopralluogo del 10 marzo 2014)
I lavori per il ripristino della piazza Trento Trieste intervengono in una zona ad altissimo interesse storico; per questo motivo le operazioni di scavo sono seguite dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici . Le operazioni di rimozione del pavimento, finora realizzate per la parte orientale della piazza, hanno permesso tra le varie cose di portare in luce alcune sepolture relative alla chiesa di S.Romano.
Precedenti lavori per la posa delle reti del gas e dell’acqua avevano consentito alla Soprintendenza di verificare che nella zona compresa tra la chiesa di S.Romano e la Torre dei Ribelli la stratigrafia archeologica era ben conservata.
Per questo motivo, in accordo con l’Amministrazione Comunale, si è deciso di aprire un vero e proprio saggio di scavo immediatamente sotto alla muratura della torre, riservando indagini meno capillari, limitate dalle quote di cantiere ad un solo rilievo planimetrico, al resto dell’area, ora già parzialmente splateata.
Lo scavo ha restituito quanto rimane di una bottega delle tante botteghe che dalle fonti sappiamo occupavano in particolare i due lati del palazzo della Ragione. Con ogni probabilità l’attività fu abbandonata a seguito di un incendio: ne sono testimonianza il livello di carboni, misti a tegole e coppi, appartenenti alla copertura del tetto. L’elemento di maggiore interesse sono i materiali rinvenuti nello scavo: decine di monete, gettoni di commercio e numerosissimi spilli, ditali, laminette, un ago in osso da tombolo, tutti materiali che fanno ipotizzare che si trattasse della bottega di un sarto. Da ultimo è stata rinvenuta anche una spada ben conservata in ferro, priva di elsa, , deposta su un piano di mattoni. Le strutture più antiche ora documentate, databili dai pochi frammenti ceramici rinvenuti e dalle monete, riporta ad un contesto collocabile presumibilmente nel pieno XV secolo.
La bottega rinvenuta era stata costruita addossandola alla Torre dei Ribelli di cui è stato possibile portare in luce parte del muro di fondazione settentrionale, che conservava ancora una parte dell’alzato.
L’asportazione di una canaletta in muratura, chiaramente molto più recente poichè probabilmente riferibile agli edifici di XIX secolo, ha permesso di notare alcune caratteristiche della stratigrafia sottostante, che si articola nella parte settentrionale (verso la strada), in riporti limo sabbiosi sui quali si impostano strutture e pavimentazioni la cui destinazione d’uso appare meno chiara; mentre nella fascia meridionale, sulla quale insistevano le botteghe, si intuisce un susseguirsi di livelli e di frequentazioni più serrate, dovute al persistere nel tempo di ambienti chiusi all’interno dei quali si svolgevano numerose attività.
Sul fondo della canaletta demolita è possibile vedere parte di una pavimentazione in mattoni di coltello, forse appartenente ad una delle prime pavimentazioni della piazza; la sua estensione al momento non è determinabile.
L’asportazione di una lunga fascia del marciapiede, in prossimità del cordolo, ha messo in luce anche un’ ampia porzione di pavimento in mattoni a spina di pesce, forse delimitato ad est da elementi lapidei quadrangolari, appartenente alla pavimentazione della piazza.
Dott. Chiara Guarnieri
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna
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