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Incontro tra culture e lavoro di squadra a Ferrara Off

Articolo pubblicato il 20 Febbraio 2018, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da ufficio stampa Ferrara Off Teatro

Sabato 24 febbraio torna a Ferrara Off la ricerca coreografica di Elisa Mucchi con la terza metamorfosi di “Poema degli atomi”. L’opera artistica dell’autrice giunge quest’anno ad una nuova evoluzione che rappresenta una crescita creativa e che incrementa ulteriormente il numero degli interpreti coinvolti nella performance. In scena in “Poema degli atomi_Quanti”, infatti, oltre all’autrice e ad altri professionisti dello spettacolo, saranno presenti anche dei non danzatori, appartenenti a differenti culture. “La creazione ha avuto inizio da un laboratorio a cui hanno partecipato molte persone di differenti etnie, il cui contributo è stato fondamentale. Il lavoro si configura come una continua metamorfosi in cui tutto si crea e si distrugge per poi tornare a nuova vita in altre forme” racconta Elisa Mucchi, “la sfida di lavorare con non danzatori è quella di trovare un linguaggio performativo comune che sia fruibile anche al pubblico. Quella di ‘Poema degli atomi’ è principalmente una ricerca comunicativa”. ln scena sabato alle ore 21 insieme a Elisa Mucchi ci saranno Andrea Alessandrini, Elisabetta Bianca, Saturday Odijie, Beatrice Pizzardo e Hassan Abubakar Sadiq. L’ingresso è di 10 euro per i soci Ferrara Off, 8 euro per i soci Under30, 5 euro Under18 e 12 euro per i non soci (compresa tessera associativa). Riduzioni per gli spettatori del Teatro Comunale di Occhiobello.
Domenica 25 febbraio, alle ore 18, per il consueto appuntamento con i documentari di Internazionale verrà proiettato “The workers cup” di Adam Sobel. Il film mostra il dietro le quinte dei prossimi mondiali di calcio in Quatar, raccontando la vita dei lavoratori, per lo più immigrati, tra la routine dell’operaio e il torneo di calcio a loro dedicato. L’ingresso è di 3 euro. Informazioni e prenotazioni online www.ferraraoff.it, telefonando al 333.6282360 o scrivendo a info@ferraraoff.it

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani