Giovedì 4 maggio alle ore 12.15 presso il Dipartimento di Studi Umanistici, via Paradiso, 12, Aula Drigo si terrà un incontro con Joan Ganhaire, uno tra i più famosi autori di polizieschi in lingua occitana.
I suoi racconti, che attingano al fantastico, al soprannaturale o al poliziesco, hanno tutti a che fare con il macabro e la morte, una realtà che l’autore, medico condotto per una vita, conosce bene. Con la serie del famoso commissario Alessandre Darnaudguilhem, giunta al suo quinto appuntamento, e la scena delle sue inchieste, la città di Maraval (dove si parla occitano, così come è il siciliano la lingua della mitica Vigata, ambientazione delle inchieste del commissario Montalbano), Ganhaire tiene sospesi i suoi accaniti lettori. La sua penna brillantissima e il suo humour nero danno uno smalto particolare alla sua prosa, tra le più talentuose della letteratura francese in lingua occitanica (ha vinto molti premi letterari), tanto che Fausta Garavini, illustre francesista, gli ha riservato un posto d’onore nel recente numero di «Paragone» (febbraio-giugno 2015), consacrato alla letteratura occitanica oggi.
L’iniziativa fa parte del ciclo di incontri sulla La letteratura occitana tra Francia e Italia ed è
è organizzata da Monica Longobardi, docente di Filologia romanza a Unife
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