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INCHIESTA FERRARA FIERE E REATI CONTESTATI
FABIO BERGAMINI (LEGA): «INTENDIAMO CAPIRE DI CHI SONO LE RESPONSABILITA’ NELLA DISCUTIBILE GESTIONE DELLA FIERA»

La chiusura delle indagini preliminari sulla precedente gestione di Ferrara Fiera continua a scuotere la politica. «Le responsabilità politiche dell’accaduto sono da accertare in chi ha nominato i vertici di Ferrara Fiere, nel periodo in cui sono avvenuti i fatti, quando la città era governata dal Pd, ma è mia intenzione verificare in Regione cosa sta succedendo nella gestione degli eventi fieristici del territorio». Il consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini, è pronto a trasferire la questione di Ferrara Fiere dalle sedi giudiziarie ai banchi dell’Assemblea Legislativa. Mentre il Pubblico Ministero ha contestato a vario titolo i reati di concussione, peculato e contraffazione di atti pubblici alla precedente gestione dell’ente fieristico ferrarese, l’intenzione del Carroccio è arrivare ad un chiarimento nel complesso intreccio che sta a monte. «Ferrara Fiere e Congressi Srl, al tempo in cui si sono verificati i fatti, era partecipata al 51% da Fiere Internazionali di Bologna Spa che, a sua volta, è partecipata dalla Regione – osserva Bergamini –. In questi anni, abbiamo chiesto in varie sedi che si facesse chiarezza nella gestione degli enti fieristici. Se la nomina dei vertici oggetto delle indagini è un atto ascrivibile alla precedente amministrazione comunale di Ferrara, vorremmo capire per quale motivo la Regione non ha esercitato una forma di controllo, visto che la discutibile gestione dell’ente fieristico avrebbe potuto portare un danno alla società». Insomma, mentre la stagione degli eventi espositivi e convegnistici è ripresa a pieno regime, dopo la pandemia, «certamente, fatti come quello legato a Ferrara Fiere gettano un’ombra sull’immagine della città, di cui qualcuno dovrà prima o poi rispondere», conclude Fabio Bergamini.

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